«I musei chiudono e l’assessore Zichichi se ne sta a Ginevra, a quasi due mesi dalla nomina è andato una sola volta in assessorato».
L’accusa arriva da Legambiente Sicilia che giovedì con una nota ha stigmatizzato l’assenza dell’assessore regionale ai Beni Culturali, lo scienziato Antonino Zichichi.
“Caro Assessore Zichichi se ci sei batti un colpo!
Peggiora il bollettino dei nostri Beni culturali. Dopo la Fondazione Orestiadi con le sue difficoltà economiche e la consequenziale chiusura del Museo delle Trame Mediterraneo che gestisce, oggi abbiamo la notizia della fine delle attività della Società di Storia Patria e della chiusura Museo del Risorgimento. E non parliamo di tante altre emergenze.
E mentre assistiamo a questo disastro, l’Assessore regionale dei Beni culturali non è qui, sul campo. Magari sarà a Ginevra, come ha sempre ribadito, ma da lì, come avevamo purtroppo previsto, non può e non fa nulla!
D’altronde, a quasi due mesi dalla sua nomina, il prof. Zichichi è andato una sola volta all’Assessorato di via Croci.
Tutto questo è ormai diventato intollerabile e noi non possiamo tacere nel vedere questo disastro.
Chiediamo accoratamente al Presidente Crocetta di porre fine a questa imbarazzante situazione, perché il nostro straordinario patrimonio culturale e la cultura siciliana tutta non meritano questa catastrofe.”
Notizie che però vengono smentite dall’assessorato.
«Non ci risulta che i due musei siano chiusi», dice il direttore generale dei Beni Culturali, Sergio Gelardi.
«In realtà – spiega- c’è stata una difficoltà lo scorso anno a pagare alcuni contributi previsti dalla tabella h del 2012, per via dei limiti ai pagamenti imposti dal patto di stabilità. Le somme, comunque saranno erogate nei prossimi giorni».
In particolare, precisa Gelardi, «l’assessorato ai Beni culturali dovrà corrispondere un contributo di circa 120 mila euro all’Istituto di Storia Patria mentre per le Orestiadi la competenza è dell’assessorato turismo».
E sul licenziamento del personale dell’istituto di Storia Patria? «Un scelta della presidenza dell’Istituto che ha optato per una società esterna», dice Gelardi. E dagli uffici dell’assessore Zichichi aggiungono: «Grande considerazione per le istituzioni e attenzione alla sorte dei lavoratori».
Resta la polemica sulle assenze dell’assessore. Già al momento della nomina, Zichichi aveva annunciato che avrebbe svolto il lavoro da Ginevra, sollevando più di una reazione. Poi era scoppiato il caso del conflitto di interessi per la presenza del figlio in diverse gare dell’assessorato bandite in anni precedenti.
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Antonino Zichichi: “E’ per ‘voltare pagina’ che il presidente Crocetta mi ha convinto ad accettare la sua offerta di entrare a far parte del nuovo Governo siciliano. Ebbene nel corso di queste poche settimane trascorse dalla mia nomina, io ed i miei collaboratori siamo impegnati su ben sette progetti”.
“Noi – puntualizza Zichichi – lavoriamo sui progetti e, per fare questo, non bastano le parole e le chiacchiere. Sono necessari studi rigorosamente logici basati su calcoli e risultati teorici da trasformare in realta’ nuove: il che vuol dire progetti in grado di dare contributi concreti affinche’ la Sicilia possa veramente ‘voltare pagina’. Non sono quindi 7 colpi battuti sul tavolo – come avrebbe voluto Zanna – ma sette progetti di cui alcuni avrebbero dovuto essere oggetto di studio proprio per Legambiente, affinche’ le verita’ ecologico-tecnologico-ambientali potessero avere basi rigorosamente scientifiche e non da Hiroshima culturale. Invito quindi Zanna a essere con noi in questa impresa di ‘voltare pagina’ per il bene della Sicilia”.