L’Assemblea regionale siciliana, nella seduta di martedì 11 dicembre 2012, presieduta dal Presidente Giovanni Ardizzone, ha eletto l’ufficio di presidenza composto da due vicepresidenti: Antonio Venturino (M5S) e Salvatore Pogliese (PDL); tre deputati questori: Francesco Rinaldi (PD), Paolo Ruggirello (Lista Musumeci) e Salvatore Oddo (Lista Crocetta); e tre deputati segretari: Anthony Barbagallo (PD), Orazio Ragusa (UDC- Unione di Centro) e Cataldo Fiorenza (Partito dei Siciliani-MPA).
Dopo queste votazioni il Presidente Ardizzone ha comunicato che tre gruppi parlamentari non sono stati rappresentati e quindi si dovranno eleggere altri tre deputati segretari ed ha rinviato i lavori d’Aula ad oggi mercoledì 12 dicembre 2012 alle ore 16 con all’ordine del giorno “l’insediamento dell’Ufficio di Presidenza”.
Nel corso della Seduta il Presidente Ardizzone ha formalizzato la composizione dei gruppi parlamentari dell’Ars che sono: PD 17 deputati; Movimento Cinque Stelle 15 deputati; UDC- Unione di centro 13 deputati; Popolo della Libertà 10 deputati; Partito dei Siciliani MPA 8 deputati; Grande Sud 5 deputati; Lista Crocetta 5 deputati; Lista Musumeci 5 deputati; PID- Cantiere Popolare 5 deputati; Territorio 5 deputati; Gruppo Misto 2 deputati.
Ad Antonio Venturino, come detto, va la vicepresidenza dell’Ars. Una nomina che in verità ha scatenato il classico terremoto politico interno. La causa di ciò è la non elezione di Mariella Maggio, indicata dal Pd come il candidato per la vicepresidenza vicaria e finita invece al terzo posto nella lotta a tre con Venturino e Salvo Pogliese. La non elezione di Maggio (26 preferenze) riapre quindi la caccia ai ‘franchi tiratori’.
Venturino ha vinto con 33 preferenze: 18 voti in più rispetto ai 15 della pattuglia dei grillini a Palazzo dei Normanni. Quale frazione politica o chi lo ha sostenuto?
Su Venturino finiscono anche i voti dei deputati vicini a Crocetta, che fanno lievitare il deputato dei grillini fino a quota 28. E’ di fatto l’ufficializzazione di una spaccatura interna alla truppa dei deputati eletti sotto le insegne del Megafono, con il movimento Territorio di Dipasquale che resta fedele alla Maggio. Resta il giallo sui cinque voti che consentono a Venturino di raggiungere la vetta dei 33: i riflettori sono puntati sulla truppa dei dissidenti del Pd, che però a microfoni spenti fanno sapere di aver rispettato le indicazioni del gruppo, mentre voci di corridoio riferiscono anche dell’intervento decisivo di alcuni deputati di Grande sud.
“Sarà una Sicilia a 5 stelle + 2” aveva dichiarato Crocetta circa un mese fà. E’ chiaro che tra le due compagini (Lista Crocetta-Movimento 5 Stelle) sta nascendo o è già nata un’intesa. Al di là di quante stelle si possa marchiare questo Governo regionale, il nostro più sincero augurio è che si cominci presto ad operare per il bene comune e nell’interesse dell’intera collettività. La Sicilia ne ha di urgente bisogno. Qui, di stelle, ne vediamo parecchie già da anni.
Buon lavoro!
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Rosario Crocetta: