Last updated on Ottobre 1st, 2012 at 04:34 pm
Dovrebbe essere un luogo che dovrebbe infondere un po’ di serenità e fiducia alle donne che si apprestano a partorire oppure ad affrontare interventi chirurgici di una certa importanza, invece da qualche tempo il reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale «Vittorio Emanuele II» sembra essersi trasformato in una sorta di girone infernale.
Infatti, a fronte del crescente numero delle donne ricoverate, dopo il trasferimento del reparto «gemello» dal presidio ospedaliero mazarese che deve essere sottoposto a completa ristrutturazione, si è registrato un costante calo di presenze di infermieri e medici. Venerdì scorso si sono registrati casi limite e la giornata «nera» ha fatto imbufalire anche e di molto i parenti delle ricoverate che volevano persino fare intervenire le forze dell’ordine affinchè venisse evidenziata la gravissima situazione che si sta registrando e che ha determinato, quel giorno, persino la chiusura del nido e l’affidamento dei bebè appena venuti alla luce alle neo mamme, nelle stanze con altre ricoverate.
«Chiediamo – hanno detto le pazienti – i normali livelli assistenziali, quelli disposti dalla Regione. Nulla di più e nulla di meno. Qui, invece, la situazione precipita di giorno in giorno e per intere ore è regnato il caos».
Una vicenda pressocchè grottesca si è verificata nel pomeriggio di venerdì, quando si sono registrati alle 18 un parto spontaneo e alle 17,55 una nascita con parto cesareo, mentre in mattinata alcune donne erano state sottoposte a intervento chirurgico e necessitavano di assistenza continua. Durante i parti c’erano le ostetriche ma erano assenti sia infermieri sia ausiliari. Diversi, pare, siano in malattia, mentre altri si sono trasferiti al «Paolo Borsellino» di Marsala con il primario di Pediatria, il dott. Moceri, che ha accettato l’incarico propostogli all’ospedale lilibetano. In seguito a ciò, però, non si è pensato ancora alla sostituzione del personale a Castelvetrano lasciando in forte sofferenza il reparto proprio ora che accoglie anche l’utenza mazarese.
Quando l’Asp annunciò il trasferimento del reparto dalla città marinara nel centro belicino disse che avrebbe rafforzato anche le unità lavorative ma dall’odissea vissuta in particolare venerdì scorso da puerpere e loro familiari questo sembrerebbe non essere avvenuto. Solo nel tardo pomeriggio poi il direttore sanitario dell’ospedale, Francesco Milazzo, che era fuori città, è riuscito a inviare una infermiera «sottraendola» alla direzione sanitaria.
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