Tra il dire e il fare c’è di mezzo Quirky, il sito made in Usa che trasforma le idee in business.
Quirky, “pratico”. Perché si può guadagnare senza dover investire un capitale, restando comodamente seduti davanti al pc e per di più avvalendosi della consulenza di migliaia di collaboratori. Milioni di creativi nel mondo possono sottoporre alla community che popola la piattaforma i propri disegni. Non serve essere ingegneri o designer per farsi avanti.
Per presentare il progetto si compila un form in cui si lancia l’idea con una breve descrizione (una sorta di tweet da 140 caratteri), si sceglie la categoria più adatta (casa, home decor, giocattoli, animali, giardinaggio, fitness, accessori e così via), si descrive il problema che si intende risolvere e la soluzione proposta descrivendo le caratteristiche principali del prodotto e allegando un’immagine (è sufficiente un disegno). Presentare un progetto costa 10 dollari.
Completata questa fase, il progetto viene presentato alla community: se piace entra in finale e se vince diventa prodotto. L’oggetto finito sarà poi venduto nello shop di quirky, che attualmente distribuisce 254 pezzi e ha 188 retail partner. I 285mila i membri della comunità virtuale, oltre a votare, possono commentare le idee e proporre migliorie diventando “influencer”. Oltre alle quote che normalmente confluiscono nelle casse dell’inventore (30 cents per ogni dollaro venduto) e in quelle di Quirky, che trasforma l’idea in prodotto reale sul mercato, c’è una quota destinata ai membri della community che partecipano all’affinamento, al miglioramento dell’idea.
Mattew Fleming è uno di questi: collaborando a 120 progetti ha guadagnato quasi 10mila dollari. E Micheal McCoy è a quota 37mila dollari grazie alle migliorie apportate a 128 progetti. C’è anche Andrea Zabinski, una signora di Pittsburg che, con i suoi suggerimenti, ha contribuito al perfezionamento di 242 progetti guadagnando 4.500 dollari. L’intera community dei quirkers può dare un contributo a quello che chiamano “Social Sales” e cioè condividere il link ad un prodotto in vendita per contribuire al suo successo commerciale.
La forza di Quirky è proprio il crowdsourcing: «Tutti investiamo su un’idea, chi più e chi meno, facendo in modo che sia pronta ad affrontare il mercato. Se dovesse vendere, tutti insieme ne trarremo un vantaggio economico, altrimenti ricominceremo».
I successi non sono mancati. Tra i prodotti in vendita, il Pivot Power, una multi presa flessibile e modulare che ha vinto il premio del progetto Reddot Design Award 2012. Al neo-designer solo l’onere dell’idea. Tutta il processo legato alla realizzazione, produzione e distribuzione è a carico del website.
Il fondatore Ben Kaufman – un 25enne che già nel 2007 appariva al 20esimo posto della classifica degli imprenditori under 30 stilata da Inc Magazine – ha lanciato la sua creatura nel 2009 realizzando il sogno di migliaia di creatori che oggi vendono in tutto il mondo prodotti pratici e singolari, dalla shopper bag con gli scomparti per proteggere la spesa allo studio portatile, dal cucchiaio con misuratore a ingegnosi meccanismi per sistemare i cavi elettrici, fino al guanto che vi permette di usare il vostro tablet senza dover patire il freddo.
Anna Rita Rapetta LaSicilia
Sicilia Notizie Cronaca Attualità News Politica Economia Lavoro Enogastronomia Sport Viaggi