La Dia – direzione investigativa antimafia – di Messina ha sequestrato beni per un valore di 600 mila euro agli imprenditori Antonino e Tindaro Lamonica di Caronia, sospettati di essere vicini ad esponenti di spicco di gruppi mafiosi operanti nella fascia tirrenica della provincia di Messina.
La Sezione misure di prevenzione del Tribunale, su richiesta della Dia, ha emesso un provvedimento di sequestro di beni per un valore di 600 mila euro riconducibili ai due imprenditori ai quali nel marzo scorso erano stati sequestrati beni per un valore di 30 milioni di euro.
Le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia e gli accertamenti finanziari, avevano consentito di mettere in luce l’anomala ascesa imprenditoriale dei Lamonica, da tempo a capo di un consolidato gruppo con interessi anche extra-regionali.
Il nuovo provvedimento di sequestro scaturisce dalla scoperta dell’esistenza di ulteriori beni immobili intestati alla madre dei due, ma nella loro disponibilità, in particolare due ville di pregio a Caronia, utilizzate dai rispettivi nuclei familiari. La Dia di Messina ha inoltre rilevato l’esistenza di altri fabbricati nella disponibilità dei fratelli Lamonica costruiti abusivamente. Questi immobili saranno oggetto di separati provvedimenti delle forze di polizia in materia di illeciti ambientali.
Sicilia Notizie Cronaca Attualità News Politica Economia Lavoro Enogastronomia Sport Viaggi