Dilaga anche a Palermo la protesta tra gli studenti. Tutte le scuole superiori cittadine e diverse anche in provincia sono in stato di agitazione: assemblee, autogestioni e occupazioni.
Dopo gli scontri di piazza di venerdi’ scorso, avvenuti durante il corteo promosso dai collettivi di sinistra, numerose scuole hanno deciso di riunirsi nel Coordinamento unitario ed apartitico ”Studenti Siciliani”, che ha indetto per giovedi’ prossimo un nuovo corteo studentesco, che partira’ alle 9.30 dal Teatro Massimo e arrivera’ a Piazza Indipendenza.
Sul web impazza il manifesto che promuove la manifestazione con la foto del ministro Fornero e la frase ironica ‘‘Choosy riccillu a to figghia” (Choosy dillo a tua figlia).
Tra i promotori del corteo c’e’ il presidente della Consulta provinciale degli studenti di Palermo, Marco Alessandra dell’Istituto Duca degli Abruzzi. “Sta passando il concetto secondo cui – dice Alessandra – i ragazzi sono incontentabili. Vogliamo dire alla classe politica che in realtà ci accontentiamo di poco. Ci basterebbe avere la possibilità di frequentare scuole che non cadono a pezzi. Nel mio istituto due settimane fa è caduto un calcinaccio, ed un ragazzo è rimasto ferito ad un braccio. Non è una situazione normale”.
Nelle scuole intanto si prosegue con l’occupazione e l’auotogestione “ma si corre il rischio – precisa Marco Alessandra – di rimanere ghettizzati ognuno all’interno della propria realtà scolastica, per questo abbiamo organizzato il corteo di giovedì, per incontrarci e confrontarci, e per far capire pacificamente le ragioni della nostra protesta”.
Sabato 24 novembre, si terrà un altro corteo al quale hanno già aderito le sigle sindacali del mondo scolastico e i docenti. Il Coordinamento Studenti Siciliani ne prende però le distanze: “Noi scenderemo in piazza giovedì – dice il rappresentante – senza bandiere ma solo con le nostre esigenze. E chi crede che in questi giorni nelle scuole occupate non si stia facendo nulla di produttivo sbaglia di grosso. Al “Duca degli Abruzzi” ad esempio, sono state allestite delle aule studio dove i ragazzi che si preparano alla maturità stanno continuando a studiare insieme”.
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