Si è svolto presso l’Aula consiliare del Comune di Burgio nei giorni scorsi il seminario dal tema “Le risorse immateriali e lo sviluppo territoriale. Esperienze e opportunità” . Questa iniziativa fa parte del progetto “Un Villaggio di idee – percorso informativo di sviluppo locale” dedicato all’approfondimento di tematiche di particolare rilievo.
“Un Villaggio di Idee” è il nome di un’azione innovativa condotta dil Git Gruppo d’ìnteresse territoriale promosso dall’Unità di Comunicazione del PON Ricerca, che ha consentito di avviare un nuovo processo partenariale informale, strutturato e permanente di progettualità partecipata, finalizzato alla promozione e allo sviluppo, nel quadro di una condivisa visione sostenibile e integrata del territorio.
“Un villaggio di Idee” prende il via nel 2007 da un incontro dedicato al confronto tra i rappresentanti delle esperienze di sviluppo locale, per condividere idee, proposte e progetti in vista della nuova fase programmatoria delle politiche di sviluppo e coesione 2007-2013 “Un giorno di Idee”, nasceva dalla convinzione che l’efficacia delle politiche di sviluppo territoriale sia a livello nazionale che comunitario dipenda anche dalla capacità di coinvolgimento degli operatori dello sviluppo locale, portatori di conoscenze e competenze acquisite in oltre quindici anni di iniziative e attività.
Aver saputo interpretare le esigenze e le richieste diffuse di disseminare conoscenze e informazioni, tramutandoli in un fatto concreto è destinato a essere consegnato alla storia di questa terra, ecco allora come un’evento nasconde l’ambizione per tramutarsi in un metodo condiviso, ecco come nasce un “villaggio di idee”
Ad oggi, ed è un’ipotesi generalmente condivisa, per crescere e competere in un’economia globale è sempre più necessario investire in conoscenza, nella produzione di idee e talenti, quantificando il valore economico prodotto e scambiato sul mercato in termini non più solo di beni fisici ma soprattutto di beni immateriali.
Ma quanti sistemi territoriali ne sono pienamente consapevoli assumendosi l’impegno concreto di implementare politiche che incentivino questa direzione di sviluppo?
Al seminario hanno relazionato Nino Sutera , Debohra Santangelo, Gaetano Lucchese. Mentre Mauro Filippi, Agostino Messana, Domenico Schillaci, Francesco Massa, che hanno esplicitato la Case History: TrafficO2 progetto d’innovazione sociale under 30 vincitore del bando “Smart Cities and Communities and Social Innovation” finanziato dal M.I.U.R.
Che cos’è? Per migliorare la mobilitá urbana, spesso, faremmo prima a cambiare le cittá. Un altro modo di affrontare il problema, è provare a cambiare le cattive abitudini dei cittadini.
Noi stiamo progettando una piattaforma dinamica dove costruire facilmente nuove comunitá responsabili. Un social network per la mobilitá delle comunitá che, sovrapponendo alla cittá reale una cittá virtuale intelligente, crea una nuova struttura urbana capace di migliorare le condizioni di vivibilitá urbana e lo stile di vita dei cittadini.
Il progetto ha vinto il concorso “Smart Cities and Communities and Social Innovation”, ed è finanziato dal Ministero Italiano dell’Universitá e della Ricerca. Per incoraggiare il cambiamento del comportamento dei cittadini in fatto di mobilità abbiamo progettato una app che unisce le comunità virtuali smart alle comunità di ogni giorno che vivono fuori dai social network (comunità di lavoratori, comunità di studenti, etc.). Noi promuoviamo alternative di mobilità in base al tempo ed al diverso impatto in CO2, per cui camminando, andando in bici, prendendo i trasporti pubblici e facendo carpooling l’utente può raccogliere punti e vincere premi (prodotti sostenibili per le loro scelte sostenibili).
TrafficO2 combina tre entità nella città fisica e virtuale: grandi comunità che hanno bisogno di un traffic manager / esercizi commerciali locali che vorrebbero investire in pubblicità locale / sponsor che hanno a cuore la salute dei cittadini e l’ambiente. I loro diversi bisogni diventano un’opportunità per tutti: le comunità investono in cittadini smart / gli esercizi commerciali locali diventano stazioni e aquisiscono visibilità / gli sponsor costruiscono una piattaforma che disegna una nuova mappa della città. Abbiamo studiato diversi modi per rendere possibili i cambiamenti: da “risparmia denaro e tempo”, “migliora la tua responsabilità sociale”, “rafforza l’identità della tua comunità”, a “spendi i punti che hai guadagnato per qualcosa che realmente vuoi”, “con le risorse che risparmi migliori il tuo stile di vita”, “migliora la tua salute”. I concetti principali sono: struttura dell’applicazione – fornire alternative di mobilità sostenibile / struttura da gioco – raccogliere punti / sistema a premi – ottieni premi fisici e virtuali / fine sociale – incoraggiare nuove comunità responsabili.
Il nostro sogno è creare una forte struttura no-profit innovativa che sviluppi a Palermo TrafficO2 e altri progetti per migliorare la vita urbana. “Cambiare le città” è inappropriato, qualcosa che molte città non possono più permettersi, ma “cambiare i cittadini” non è impossibile.
Il nostro primo “cliente” è l’università di Palermo, e l’idea è di esportare l’esperienza e il progetto in molte altre città e comunità.
Cambiare le cattive abitudini richiede tempo ma noi siamo nati per sfide difficili!