Risposta alle affermazioni del Consigliere Dott. Saverio Renato Ardizzone da parte dell’assessore Arch. Nino Palmeri del Comune di Menfi.
Nella seduta consiliare del 30/10/2012 il consigliere Dott. Saverio Renato Ardizzone, candidato alle recenti regionali e regolarmente trombato, probabilmente eccitato per le 930 preferenze ottenute, nel voler sottolineare che il Sindaco non ha una maggioranza, ha affermato che i due assessori di Alleanza Per l’Italia, essendo stati delegittimati da uno scarso risultato elettorale, stavano lì a riscaldare la sedia. Ovviamente l’equazione è di facile soluzione: l’assessore Palmeri grava infruttuosamente sulle casse del Comune. Se questo intendeva, il consigliere Ardizzone, oltre a dimostrare una scarsa informazione sull’attività amministrativa del sottoscritto, ha seri problemi di collegamento tra cervello e bocca.
Caro Renato credo che sia arrivato il momento che qualcuno ti metta davanti alla verità spiegandoti che gli uomini non si misurano a voti o a numeri, le 1000-2000-3000 preferenze nulla aggiungono e nulla tolgono al fatto di essere o non essere buon politico, onesto amministratore o serio professionista, in una parola “UOMO”.
Tale assunto è confermato dai vari “Maruccio, Fiorito (batman), Lusi, Zambetti” e tanti altri che supportati dalle migliaia di preferenze, della politica e dei nostri soldi ne hanno fatto un magna-magna.
Tuttavia se di scaldare sedie si tratta, quella da me occupata nei pochi mesi di delega, non ha raggiunto neanche la tiepidità. Di contro tu, per mezzo della politica, hai avuto modo di occupare da qualche decennio più di una poltrona e ovviamente i benefici per la comunità sono sotto gli occhi di tutti.
Certo, devo ammettere che il tuo curriculum politico è ampiamente più consistente del mio, lo ammetto non potrei mai competere con chi ha iniziato in fasce a fare politica essendo stato eletto per la prima volta “capo classe alle scuole elementari, rappresentante di classe alle scuole medie e superiori, rappresentante di ateneo all’università nonché di vari circoli ed associazioni etc. etc.”.
In questi ultimi tempi, caro Saverio, vuoi per scelta, vuoi per dovere di carica, vuoi per mero masochismo, ho assistito a diversi tuoi interventi, discorsi di ogni genere, foggia e dimensione. Non c’è stato un momento in cui non avrei donato un testicolo alla scienza pur di non essere lì ad ascoltare le sciocchezze che riesci a snocciolare sia in consiglio che durante i comizi, devo ammetterlo, riesci a condirli di buone intenzioni, di come, se eletto, avresti salvato la Sicilia dall’erosione delle coste, il popolo siciliano dalle privatizzazioni ed in particolare dell’acqua e di come avresti lavorato per dare a tutti l’opportunità di cementificare definitivamente quel poco che resta di non costruito ed è tale l’intensità e la forza che ci metti che alla fine ci credi anche tu.
Ma non è stato forse il tuo generale in capo ex governatore della Sicilia “Onorevole Lombardo” a lasciare la Sicilia ed i siciliani con un piede nella fossa, non è stato forse lo stesso a concedere indiscriminatamente autorizzazioni e concessioni per l’istallazione di inceneritori, mega parchi eolici ed ha sostenuto e difeso la privatizzazione del servizio idrico in Sicilia a scapito degli interessi dei siciliani ed a profitto dei privati di Siciliacque spa. Davvero non riesco a capire, a Menfi l’MPA è rappresentato dal salvatore della patria ed a Palermo da colui che è stato l’artefice della mala politica degli ultimi cinque anni.
I personaggi come te non fanno altro che far diventare la politica massa informe di persone che modulano opportunamente le proprie parole in funzione della platea che li ascolta. Ogni discorso è costruito per uccidere quel poco di bello e costruttivo che vi è in politica.
Se non ci fossero in giro troppi incantatori di serpenti, la politica in fin dei conti dovrebbe servire a: risolvere, amministrare, gestire, collegare, confrontarsi, rappresentare, intervenire, impegnarsi, organizzare. Tante cose insieme, tutte all’infinito, tutte maledettamente credibili almeno in campagna elettorale. Ci vorrebbe un grimaldello che desse una mano alla gente ad estrarre a viva forza, la verità o la falsità dalla mente di ogni politico, dando loro l’opportunità di urlare finalmente un “SI” o un “NO” in tutta libertà e fuori da ogni condizionamento o bisogno.
Un’ultima cosa, simpatico consigliere Ardizzone, vi è un assioma incontrovertibile: ogni politico perde repentinamente il suo fascino nella misura in cui aprendo la bocca, le affermazioni che da essa fuoriescono, sono non perfettamente collegate con il cervello.
Menfi lì 01/11/2012
Arch. Nino Palmeri Assessore del Comune di Menfi
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