Che sberla! E chi se l’aspettava!?!
I cittadini della Provincia di Agrigento son tornati a farsi sentire. C’è chi, in verità, ha “protestato” restando a casa (la suddetta Provincia ha fatto registrare una delle percentuali più basse di affluenza alle urne dell’Isola) e chi, invece, ha cambiato le proprie abitudini politiche tracciando una X in un simbolo diverso dal suo solito.
Tranne il sindaco di Porto Empedocle Lillo Firetto, tutti gli altri eletti hanno sofferto fino alla fine e c’è invece chi, pur avendo un ottima organizzazione alle spalle, si è dovuto piegare al giudizio amaro e “crudele” degli elettori. Le bocciature ci sono state. Alcune attese, altre meno.
Analizziamo, insieme, i risultati dei politici agrigentini più illustri candidati nelle ultime elezioni regionali. Ecco i “promossi/bocciati”.
Promossi:
Alla fine ce l’hanno fatta in sette “più uno”, grazie al fatto che Lillo Firetto, essendo nel listino di Crocetta, ha lasciato il posto al primo dei non eletti, in questo caso al candidato Rita La Rocca-Ruvolo di Santa Margherita Belice.
Ma la novità di questa tornata elettorale dove tutti gli uscenti si ripresentavano è che ne sono stati riconfermati solo tre: Cimino, Di Mauro e Panepinto.
Bocciati:
Pippo Scalia, Salvatore Iacolino, Nino Bosco, Luigi Gentile o Giacomo Di Benedetto. Per molti, la causa del loro insuccesso è legato all’antipolitica che sta prendendo il sopravvento. Per altri, invece, è tutta colpa della crisi internazionale e della spending review dettata, con estremo rigore, dal governo Monti. Aggiungiamoci pure le striminzite risorse della “mamma Regione” e gli amministratori dei vari Enti locali sono andati in tilt.
Promossi con Lode
Tutti gli attivisti del Movimento 5 Stelle. Lo sbarco di Grillo in Sicilia ha segnato, inutile negarlo, un cambiamento radicale. Adesso, solo i fatti potranno dimostrare se valgono o meno. Tutti vigileranno sul loro operato. I fatti, da ora, devono precedere le loro parole!
Le conclusioni: Ai promossi auguro di lavorare con zelo e passione per la crescita di questo territorio, dando lavoro, economia, sicurezza e favorendo ed incentivando nei migliori dei modi turismo ed agricoltura. Invito i bocciati, invece, a vigilare con attenzione sul loro operato perchè solo così possono tornare fra 5 anni a richiederci il voto!
Giacomo Lanzarone
Giacomo Lanzarone è nato a Menfi nel 1983. Ha studiato in Emilia Romagna conseguendo la Laurea in Informatica. Dopo alcune esperienze professionali in Ferrari e Maserati, nel 2017 è emigrato nella sedicente Padania.
Da alcuni anni si è specializzato come tecnico ERP Infor LN. Oggi si occupa anche di Business Intelligence, con l’ausilio di Infor Dynamic Enterprise Performance Management (Infor d/EPM).
Determinato, sportivo, amante della buona cucina e dei piaceri della vita. Ama viaggiare, allargare i suoi orizzonti e scoprire nuove culture.
Fra i TROMBATI manca l’ex disonorevole saccente Vincenzo Marinello (PD), quello che nel comizio di chiusura della campagna elettorale ha fatto indignare la città di Menfi.
“Compagne e compagni menfitani, state attenti, non votate i candidati menfitani, non votateli perchè le loro sono candidature di servizio”.
Il servizio lo hanno fatto a lui, i suoi concittadini.
Non ci dimentichiamo dell’ottimo risultato del menfitano Vito Clemente, primo dei non eletti.
Sinceri complimenti anche all’amico Saverio Renato Ardizzone che ha ben figurato a Menfi e Provincia.