Cultura, beni ecclesiali e turismo: 6,4 milioni per 57 progetti
Quasi 9,5 milioni di investimenti ammessi a contributo per finanziamenti pari a 6,4 milioni e 57 progetti finalizzati a «potenziare le filiere produttive connesse al patrimonio e alla produzione culturale». Il 26 ottobre in Gazzetta ufficiale sono state pubblicate le graduatorie definitive dei progetti ammessi alla concessione degli aiuti in regime “de minimis” previsti dall’asse 3 del Po-Fesr e dal dipartimento Beni culturali.
Si tratta di fondi destinati a 4 diverse linee d’intervento: “integrazione tra imprenditoria turistica e risorse culturali e per azioni di sostegno alle imprese culturali, incluse quelle del terzo settore”; “costituzione di reti di imprese nelle filiere produttive connesse alla tutela, al restauro e alla valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale”; “sostegno e qualificazione delle filiere dell’indotto locale attivate dagli interventi sulle infrastrutture culturali”; “servizi avanzati alle imprese e ai gruppi nel settore culturale”.
La quota più alta di investimenti, contributi e progetti si riferisce alla prima linea d’intervento con un occhio attento, specie nel Catanese, ai beni ecclesiali. I numeri: 33 progetti per 6,8 milioni di investimenti e 4,6 milioni di contributi concedibili. Tra i proponenti: a Catania, il museo diocesano di Acireale (178mila euro), il Museo Maria Ss. della Catena di Aci Catena (171mila euro), il Museo San Benedetto in via Crociferi a Catania (180mila) ma anche l’Associazione Museo San Filippo di Aci San Filippo (171 mila euro). Ed ancora la creazione dei musei S. Antonio Abate a Aci Sant’Antonio (171mila euro) e Santi Pietro e Paolo a Castiglione di Sicilia (180mila euro).
In graduatoria anche associazioni culturali e società per azioni come Sosvima sulle Madonie che propone “un sistema integrato museale a rete Madonie Termini” (187mila euro) o srl come “Ma. ma. service” che propone interventi di promozione dei siti Unesco nelle piazze di tutti i capoluoghi di provincia e che ha il contributo più alto (200mila euro). In lista anche progetti da Trapani, Messina e Caltanissetta dove è prevista la “valorizzazione del castello di Mussomeli” (150 mila euro). Va alla congregazione di S. Eligio per beni culturali della diocesi di Palermo, invece, l’unico contributo (50mila euro) concedibile per la seconda linea d’intervento. Sulla terza gli interventi ammessi sono invece 5 per investimenti pari a 794mila euro e contributi per 556 mila euro.
Tra i progetti un museo emozionale a Menfi (Associazione Sistema vino, 114mila euro) e la creazione di servizi innovativi per Palazzo Steri a Palermo (Navarra editore, 47mila euro).
Dieci, infine, gli interventi dell’ultima linea. Investimenti previsti: 1,7 milioni. Contributi, 1,2 milioni. In cima alla graduatoria, il progetto di un “Laboratorio mobile attrezzato” di Gaetano Renda (Palermo, 194mila euro).
Fonte: LaSicilia
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