Più volte in molte nuove testate giornalistiche on line, ho segnalato disservizi, strade in dissesto, brutta amministrazione dei servizi al cittadino, ritorno sull’argomento attraverso questo strumento per riscrivere quanto già fatto nei mesi scorsi.
Strade: puntualmente dopo gli interventi di rattoppo stradale “è proprio il caso di dirlo”, quindi del non rifacimento del manto stradale, la via di comunicazione strategica che collega Menfi con la località di PORTO PALO comprese zone limitrofe di interesse naturalistico e comunità vicine come Selinunte, ritorna ad essere falcidiata da buche e dissesti molto importanti già dalla prima curva, una maledizione che dura da quando io magari avevo il biberon in bocca.
Il magico intervento annuale della Provincia Regionale dopo che magari si rischia di farci scappare qualche altra vittima della strada è composto da interventi minimi è non efficaci perchè come ripeto già per la seconda volta “manco finisce l’estate ed ecco il cedimento di gran parte della carreggiata manco fossimo a kabul”, si, forse i paesi martioriati dalle guerre ingiuste hanno degli interventi migliori di ripristino, o comunque paragonabili ai nostri.
La scorsa estate il Comune di Menfi ha scavato nella piccola arteria della contrada Cipollazzo per interventi legati alla conduttura di acqua corrente per l’approvigionamento della zona, altro tema non risolto perchè in piena estate l’erogazione è così debole che l’intera zona rimane all’asciutto facendosi carico a proprie spese per rimediare con l’autobotte, quindi a fronte dello scavo l’ente nel ricoprire l’enorme buca non ha provveduto a ripristinare con l’asfalto quanto prodotto, coprendo il tutto con lo stesso materiale di risulta del suddetto scavo.
Risultato! alla ripresa della viabilità con il peso dei mezzi in transito la pezza di terra in questione inevitabilmente si è abbassata notevolmente con la formazione di una vera è propria voragine che se presa anche con modesta velocità può causare danni alle vetture ed all’incolumità degli automobilisti o ciclisti, o motociclisti, quindi a tutti.
Non oso descrivere la viabilità interna del comprensorio delle Terre Sicane perchè rischio di annoaire tutti, poveri contadini costretti ad avere negata anche la minima viabilità per condurli nei propri appezzamenti dove si cerca ancora di far sopravvivere l’agricoltura di qualità, “vedi il caso della strada di collegamento strategico con le campagne di Santa Margherita di Belice è contestualmente con la provinciale Sciacca-Palermo”, a rischio frana ed in condizioni pietose.
Ero piccolo, ora sono oltre i trenta, spero che dai cinquanta in poi le strade abbiano più dignità ……
Lilian D’Anna