Last updated on Ottobre 17th, 2012 at 09:12 am
Quando si parla di Borsellino, l’icona che ci viene in mente è quella di Paolo Borsellino, paladino di giustizia e legalità, martire moderno della nostra terra. Ma associato a questo cognome, in questi ultimi anni, stanno salendo alla ribalta, per capacità e passione politica, i nomi di Rita e di Lucia, sorella e figlia di Paolo.
Se Rita Borsellino ha un consolidato percorso politico, nato dall’associazionismo, che continua con l’esperienza europarlamentare (nel giugno 2009 viene eletta europarlamentare tra le fila del PD) e il tentativo di esser il candidato sindaco di Palermo (nel marzo 2012 perde di misura le elezioni primarie del Centrosinistra, svolte per scegliere il candidato a Sindaco di Palermo), invece, la nipote Lucia, dirigente Regionale, si sta affacciando da poco a questo panorama politico. Lucia Borsellino, infatti, è il primo assessore che ha indicato, il candidato governatore in Sicilia per Udc, Pd, Api e Psi, Rosario Crocetta.
Crocetta ha dichiarato: “Affido a Lucia un compito difficile, rinnovare e umanizzare il settore della sanità siciliana e dato che è il primo assessore che nomino nella mia giunta, agli altri e a voi dico: gli assessori della giunta Crocetta avranno il profilo di Lucia Borsellino, una donna preparata, onesta e perbene”.
Fin qui niente di strano, ma la nota stonata è il fatto che se Lucia Borsellino è scesa in campo in favore di Rosario Crocetta, la zia, Rita Borsellino, invece si è schierata a favore di Giovanna Marano, e prima della Marano, con Claudio Fava, restando a fianco di Leoluca Orlando, con cui ha condotto in tandem la campagna elettorale alle amministrative di Palermo.
Divisione in famiglia, ma in più c’è da dire che Lucia Borsellino è stata punzecchiata dalla Marano che ne aveva chiesto le dimissioni da dirigente del dipartimento alle Attività sanitarie per conflitto di interesse.
Su questo affondo Lucia Borsellino ha dichiarato:
“Anche se non sussiste l’incompatibilità visto che non sono candidata, ho già valutato positivamente la possibilità di un allontanamento temporaneo ed immediato dalla pubblica amministrazione, non per venir meno ad un impegno ma per una questione di opportunità. Finora ho continuato a lavorare 14 ore al giorno, negli ultimi anni ho ricoperto ruoli tecnici di elevato livello e responsabilità assunti però con umiltà”.
E’ da sottolineare che:
a) Rita Borsellino appoggiando la Marano è portatrice di una visione radicale che mette Raffaele Lombardo, moralmente, sullo stesso piano di Totò Cuffaro;
b) Lucia Borsellino accettando il possibile assessorato con Crocetta, si troverebbe in una giunta sostenuta da tutto il Pd, però fortemente sponsorizzato da Antonello Cracolici e Beppe Lumia, i principali scudieri dell’alleanza con Lombardo e anche dall’Udc.
Il trasformismo della politica colpisce ancora e zia e nipote ne subiranno le conseguenze? Donne antimafia insieme a vecchie entità politiche che hanno partecipato e subito il venir meno di vecchi governatori chiacchierati, anzi imputati e condannati.
Alfonso Fiumarella