Last updated on Ottobre 3rd, 2012 at 12:40 pm
La Sicilia è la terza regione italiana per superficie olivicola e per produzione di olio di oliva dopo la Puglia e la Calabria, e rappresenta la prima realtà a livello nazionale per la produzione di olive da mensa. Uno scenario che se da un lato rende l’Isola leader nel comparto, dall’altro deve confrontarsi con una situazione di mercato poco confortante. Cosa fare per limitare i danni? Se lo sono chiesti in molti, produttori e amministratori. E la risposta è stata corale: fare squadra e puntare sulla qualità.
La prima affermazione presenta una “condicio sine qua non” poter ottenere masse critiche sufficienti ad aggredire i mercati. La seconda, un’importante biglietto da visita che i produttori cercano di conseguire nella maniera più sostenibile dal punto di vista ambientale e territoriale. Il tutto contando su oltre un miliardo di euro che il Psr prevede per le misure riconducibile al comparto.
Così, per riuscire ad aggiungere questi due importanti tasselli nella strategia di rilancio, da un lato si punta alla riduzione dei costi di produzione introducendo, ad esempio, la raccolta meccanizzata; dall’altro si studia il legame con il territorio attraverso una vera e propria zonazione e strumenti per migliorare la qualità dell’olio extravergine di oliva, anche biologico, e delle olive da mensa. Obiettivo comune è quello di vendere di più e meglio.
Una serie di ricerche e studi, dunque, a supporto delle imprese agroalimentari siciliane per contribuire ad aumentare il valore aggiunto dei prodotti di qualità, che nel settore sono rappresentati dalle denominazioni di origine protetta.
Ma vi siete chiesti perché l’olio extravergine di oliva siciliano è il più buono? La Sicilia, posta al centro del Mar Mediterraneo, rappresenta la culla naturale per la coltivazione dell’ulivo. La nostra Isola infatti possiede una grande variabilità di ambienti pedoclimatici che unita alla grande varietà di genotipi provenienti da altri Paesi del mediterraneo hanno generato una gran varietà genotipica che caratterizza il panorama varietale autoctono siciliano. L’olio extravergine siciliano annovera tra le sue caratteristiche principali il saper racchiudere la diversità che deriva dalla specifica zona di produzione ma anche una certa unità grazie ad alcune caratteristiche comuni come il profumo.
L’olio siciliano si distingue soprattutto per la sua alta qualità che si apprezza maggiormente all’assaggio e non è un caso che molte produzioni siciliane siano premiate con la denominazione d’origine protetta (Dop). Tale dicitura è un sinonimo di garanzia di qualità sancito dalla Comunità Europea e sta ad indicare un prodotto dalle specifiche caratteristiche derivate da un preciso ambiente geografico e da dettagliati e fissi fattori naturali ed umani specificati da un particolare regolamento.
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