Last updated on Ottobre 3rd, 2012 at 11:33 am
Economia | Strani movimenti intorno alle autostrade siciliane da qualche tempo. Movimenti legati al presente e al futuro della gestione del sistema stradale regionale, quello che da anni, non senza difficoltà, sprechi, scandali, pessimi risultati, è, appunto, affidata alla Regione. Ma, stavolta, i movimenti sarebbero di quelli assai vicini ad autentici terremoti. Per capire di che si tratta bisogna partire da una notizia certa e un’indiscrezione quasi sicura: la notizia è un’interrogazione parlamentare presentata all’Ars dall’attivissimo deputato siracusano del Pdl, Enzo Vinciullo.
L’onorevole chiede al Presidente della Regione, all’Assessore alle Infrastrutture e all’Assessore all’Economia, perché sembrano esserci intoppi intorno al finanziamento dei tre lotti ragusani della Siracusa-Gela, con il rischio, se non partiranno i lavori in tempo, di perdere 374.103.371,06 euro, tra 262.433.700,00 di finanziamento europeo e 111.669.671,06 di cofinanziamento. E, Vinciullo, chiede anche «… quali strumenti ed aiuti intende la Regione adottare e mettere in campo per supportare il Cas».
Alla notizia si salda il sussurro di Palazzo: anche se il presidente Lombardo ha già piazzato da tempo ai vertici del Consorzio un commissario di fiducia, Anna Rosa Corsello, l’idea che gli passa per la testa è quella di spedire a dirigere il Cas proprio l’assessore all’Economia, Gaetano Armao, destinato prima all’Irfis. Come mai addirittura, un uomo potente e giustamente molto ambizioso come Armao a capo di un Consorzio che sino a ieri è stato più o meno un baraccone, che ha avuto problemi, come dicevamo, di tutti i tipi, che è stato sconfessato dall’Anas, che ha riportato risultati quasi sempre indecenti nella gestione del capitale che ha?
Un motivo ci sarebbe, c’è, molto serio, più che un’indiscrezione, più che uno spiffero che viene fuori da uffici romani, palermitani e trevigiani. La catena si ricostruisce così: l’on. Vinciullo “interroga” la Regione sul destino dei tre lotti della Siracusa-Gela perché, proviamo ad interpretare, teme che il ventilato passaggio di consegne dalla Corsello ad Armao o chi per lui (e per Lombardo), possa rallentare l’iter di finanziamento e far perdere quattrini, lotti e occupazione in ricaduta. Dietro l’idea del consolidamento di una posizione al Cas, però, c’è il fatto che sta crescendo l’interesse del gruppo Benetton per le autostrade siciliane gestite dal Consorzio. I Benetton avrebbero pronti 3 miliardi da investire nel campo delle infrastrutture, con azioni che punterebbero a aeroporti, porti (per le autostrade del mare), ma anche al sistema stradale. Compreso quello siciliano, dove qualche tempo fa Benetton ha incrementato la presenza della catena Autogrill, ma dove, appunto, adesso medita di mettere radici sull’asfalto.
La trattativa ci sarebbe, avviata da tempo, riservatissima per ovvie ragioni, ma su cui, per esempio, si sa che i sindacati sono molto attenti e vigili, cercando di capire che cosa sta accadendo, chi sta trattanto, su quale base e, soprattutto, per arrivare eventualmente dove. La materia è molto delicata, perché in ballo, com’è evidente, c’è il futuro del sistema della viabilità nell’Isola, c’è la minaccia di mettere pedaggi sempre più pesanti su tutte le autostrade, c’è il fatto che appalti pubblici per realizzare grandi infrastrutture e/o per la sua gestione, sono da sempre merce di scambio tra i più grandi gruppi imprenditoriali italiani.
Qui, dunque, si lavorerebbe su questa direttrice. Benetton ha trovato da tempo equilibri diversi e nuovi assetti, ha ceduto al gruppo Gavio le quote che aveva in Impregilo, confermando l’idea di volersi concentrare solo sulla gestione delle autostrade. In Sud America, in Cile in particolare, ma non solo.
Così l’interessamento del gruppo veneto per il Cas e il suo patrimonio, avrebbe fatto impennare anche l’attenzione del governo regionale sul Consorzio, al punto, come detto, che pur avendo più volte detto di apprezzare moltissimo il lavoro del Commissario, Anna Rosa Corsello, appunto, il governatore Lombardo non avrebbe nascosto ai suoi la necessità di avere in quel ruolo apicale in una fase che potrebbe essere molto calda, un uomo di totale affidabilità tecnica e di fiducia anche sotto il profilo politico. Chi meglio dell’assessore Armao, allora?
Naturalmente l’interessamento legittimo di Benetton per queste autostrade metterebbe eventualmente in movimento un’azione pubblica, perché i beni del Cas dovrebbero essere messi in vendita con evidenza pubblica, naturalmente. Ma questo appartiene ad un passo successivo, intanto si segue la trattativa underground, si cerca di capire quanto vale questo patrimonio autostradale che comprende i 181 chilometri della Messina-Palermo, i 76 della Messina-Catania e i 41 della Siracusa-Rosolini che dovrebbe arrivare sino a Gela. Una bella fetta di rete viaria in una regione che potrà spostarsi sempre più solo sulle strade, a qualunque costo, purtroppo.
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