Last updated on Ottobre 2nd, 2012 at 06:20 pm
Catania. Ogni anno il Comune deve far fronte a circa 300 milioni di spese fisse. E questo a prescindere dall’ammontare dei trasferimenti statali e regionali.
Partendo da questo assunto, e guardate le risorse finanziarie, l’amministrazione comunale di Catania ha previsto aliquote al massimo per l’Imu e per potere così chiudere il bilancio in pareggio: 6xmille per la prima casa, con possibili detrazioni di 50 euro per ogni figlio a carico minore di 26 anni (per un massimo di 4).
I sindacati che hanno già avuto un incontro con l’Amministrazione chiede che per la prima casa si applichi l’aliquota minima (al 4 per mille) e comunque si prevedano sgravi per le fasce più deboli.
Per la seconda casa (e anche per le botteghe e i capannoni) l’aliquota prevista dalla Giunta Stancanelli è del 10,6 per mille, anche questa al massimo (quella al minimo è del 7,6x mille), mentre per i fabbricati rurali è fissata al 2 per mille. L’amministrazione s’è fin qui detta disponibile non a variare l’aliquota sulla prima casa, ma ad agire su sgravi per la fasce più deboli, qualora la norma generale lo consenta.
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