Dal nuovo report dell’Istat sul “Best” (Benessere equo e sostenibile dei territori) emerge che la Sicilia, in termini di sviluppo e progresso, è tra le regioni meno virtuose d’Italia e per certi aspetti anche tra le ultime d’Europa. Però ha punteggi alti per quanto riguarda “Politica e istituzioni” e “Sicurezza”.
Il report dell’Istat evidenzia inoltre che le province siciliane hanno livelli di benessere relativo più bassi rispetto sia al complesso del Mezzogiorno sia all’Italia, con picchi a Siracusa e Agrigento, che si trovano nelle classi di coda della distribuzione nazionale per oltre il 60% degli indicatori. Va molto male invece su “Lavoro e conciliazione dei tempi di vita”, “Benessere economico” ed “Innovazione, ricerca e creatività”.
Qualche aspetto positivo arriva, con la provincia di Palermo, da innovazione e ricerca. Per tutta la Sicilia, invece, spiccano in positivo i due capitoli “Politica e istituzioni” e “Sicurezza”. Su quest’ultimo capitolo l’Isola è messa meglio per numero di denunce sui reati predatori: dai furti in abitazione, dimezzati rispetto al dato italiano, fino ai borseggi e alle rapine, queste ultime più basse di un terzo della media nazionale.
La regione però risulta ultima d’Europa per “giovani che non lavorano e non studiano”, “tasso di occupazione” e per “l’offerta degli asili nido sul territorio”.
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