Il cupping per la cellulite: trattamento sicuro o ci sono dei rischi?

Il cupping per la cellulite: trattamento sicuro o ci sono dei rischi?

La cellulite è un inestetismo tanto conosciuto quanto diffuso. Infiammazione del pannicolo adiposo, non è configurabile come una patologia e, come ben si sa, può coinvolgere anche le persone con una forma fisica perfetta. Nel momento in cui si chiamano in causa le soluzioni per risolverla, è doveroso citare l’aumento della popolarità del cupping, trattamento noto anche con il nome di coppettazione.

Sebbene il cupping sia un trattamento apparentemente indolore non è esente da controindicazioni, motivo per cui molti professionisti del settore estetico sconsigliano di adottarlo come rimedio fai da te e preferiscono valutare ogni caso singolarmente. Per diverse persone, infatti, si rivelano più efficaci altre soluzioni come ad esempio il ricorso a questa linea cosmetica per estetiste che include esclusivamente ingredienti di origine naturale.

Se hai sentito parlare del cupping – si tratta di una pratica resa famosa da diverse dive di Hollywood, come per esempio Jennifer Aniston – e vuoi conoscere, oltre ai suoi vantaggi, anche le controindicazioni, non devi fare altro che proseguire nella lettura di questo articolo.

 

Cupping: di cosa si tratta?

Vediamo innanzitutto di cosa si parla quando si chiama in causa il cupping. Questo trattamento ha un’origine molto antica. Legato alla medicina cinese, ha iniziato a essere praticato nel 3000 a.C. circa. Prevede l’applicazione in diversi punti della pelle di coppette – inizialmente si utilizzavano soprattutto quelle in bambù, mentre oggi le possiamo trovare anche in materiali come il vetro, la plastica e la ceramica – e la creazione, all’interno di esse, di una pressione negativa che si forma a seguito dell’applicazione del calore di una fiamma. Ottimizzando l’effetto appena citato attraverso un dispositivo di aspirazione ad hoc, si stimola l’efficienza del circolo ematico e linfatico, favorendo il drenaggio linfatico.

Per dovere di precisione, rammentiamo che la coppettazione può essere di due tipi. La prima è nota come coppettazione bagnata e prevede la perforazione della pelle e lo scorrimento del sangue sotto la coppetta. Quando si ha a che fare, invece, con la coppettazione secca, non è presente perdita di sangue.

La coppettazione prevede ulteriori due approcci. Si può infatti parlare di cupping fisso. Questa tecnica, come è chiaro dal nome, prevede il fatto di tenere le coppette ferme sulla pelle per un determinato lasso di tempo. Si parte dai 5 – 10 minuti, arrivando ai 20 quando la persona si è abituata al trattamento.

Un’altra alternativa è il cosiddetto cupping in esecuzione. Questo approccio prevede, previa applicazione di un olio sulla pelle, che le coppette vengano mosse nel corso del processo di aspirazione.

Il cupping è un rimedio contro la cellulite?

Secondo le teorie della medicina cinese, la condizione a cui noi oggi diamo il nome di cellulite sarebbe una stasi energetica del fegato (qi). Attraverso la coppettazione, si agirebbe sul suddetto ristagno, provocando il suo sblocco.

Di base il cupping è un trattamento sicuro. Non a caso, si può effettuare tranquillamente presso centri estetici specializzati. Nonostante ciò, è necessario essere consapevoli della presenza di controindicazioni di chi parleremo meglio nelle prossime righe.

 

Cupping: controindicazioni e possibili effetti sgradevoli

Il cupping ha diverse controindicazioni. Inoltre, può provocare effetti che, pur non essendo pericolosi per la sopravvivenza di chi si è sottoposto al trattamento, possono rivelarsi fastidiosi. Dallo scolorimento dell’epidermide fino all’insorgenza di lividi – che, secondo alcuni, possono essere confusi con quelli degli abusi fisici – per non parlare del rischio di avere a che fare con eczemi: ecco alcuni degli effetti poco piacevoli che possono presentarsi dopo la coppettazione.

Questo trattamento, controindicato in caso di diagnosi di patologie cutanee, deve essere seguito dall’utilizzo, da parte dell’operatore, di una pomata antibiotica sulla pelle del cliente. In questo modo, in caso di coppettazione umida, si riescono a mantenere livelli ottimali di igiene e sterilità.

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