Last updated on Febbraio 25th, 2022 at 06:59 pm
Un punto che sa di oro, quello contro il Napoli. Il Cagliari di Walter Mazzarri continua la sua risalita dai bassifondi della classifica e proprio non smette di credere ad una salvezza che, almeno nel girone di andata, si era irrimediabilmente compromessa. O quantomeno piegata male. Un mese di risultati utili consecutivi, per i cagliaritani che non perdono dalla trasferta di Roma. Tre pareggi ed una vittoria, pesantissima a Bergamo, per gli isolani nelle ultime quattro uscite. A seguire invece qualche sfida salvezza, come contro Spezia ed Udinese nelle prossime settimane.
Eppure, stando a bookmaker come Rabona scommesse, la salvezza non è tanto accessibile per il Cagliari, la cui retrocessione è a quota 1.68. Al tecnico toscano riuscirà l’ennesima impresa della sua carriera? Presto per dirlo, ma le premesse, quantomeno quelle viste nelle ultime uscite, sembrano esserci tutti. Con una squadra rivisitata ed un Gaston Pereiro in grandissimo spolvero, il Cagliari è pronto per il suo rush finale.
La mentalità vista in queste settimane è notevole ed è indubbio che vi sia stato un salto di qualità: il Cagliari sembra aver ritrovato consapevolezze mai del tutto avute nel corso del girone d’andata. Certo, con Mazzarri sono arrivate anche mazzate pesanti, come contro l’Udinese. Ma sono arrivate anche insperate imprese che, come a Bergamo, hanno riacceso l’entusiasmo. La partita contro il Napoli è un po’ la fotografia della stagione.
Grande intensità, novanta minuti di pregevole impegno. Poi un calo di concentrazione ed un gol subito in maniera beffarda. Sarebbe stata una impresa e, al netto delle polemiche, Joao Pedro e compagni sono più che vivi e promettono battaglia nelle prossime settimane. La classifica è sempre più corta, con l’Udinese a sole tre lunghezze che rende meno amaro l’attuale terzultimo posto. In fondo Salernitana e Genoa, lontane ma non troppo rispettivamente a sedici e quattordici punti. Un margine che permette al Cagliari relativa tranquillità, quantomeno perché gli impegni più riavvicinati sono tutti con squadre più alte in classifica. Occorreranno prestazioni di livello per portare a casa i tre punti e addolcire la risalita. Dopodiché il patron Giulini dovrà interrogarsi sul futuro.
Già, perché in attesa di capire che fine sarà quella del Cagliari, la sensazione è che c’è da ricostruire e non poco. Sulla falsariga delle soluzioni adottate per le grane Caceres e Godin, ci sarà da epurare e rifondare. Perché in A o in B, al di là di come finirà, un Cagliari così altalenante, discontinuo e spaccato non si può vedere. E non fa bene alla storia di un club che, come dimostrato in questi anni, ha più di una vita. Ora c’è da aggrapparsi all’ultima, per sopravvivere a questa stagione e pianificare il futuro. Mazzarri e i suoi hanno i loro destini tra le mani.
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