Il “Mattarella bis” apre la resa dei conti negli schieramenti politici.
La conferma di Mattarella somiglia molto alla vicenda istituzionale del 2013 con Giorgio Napolitano, dopo i diversi tentativi falliti di eleggere al Quirinale politici illustri come Marini o Prodi, rieletto per un secondo mandato da Presidente della Repubblica.
L’elezione a Capo dello Stato di Sergio Mattarella ha certificato l’incapacità dei partiti che, a differenza di Napolitano, si è costruita spontaneamente in Parlamento e non per decisione dei segretari di partito. All’inadeguatezza decisionale delle forze politiche si aggiunge anche una legge elettorale che nelle elezioni del 2018 non ha generato una maggioranza netta ma bensì tre minoranze incapaci di instaurare un’intesa.
Da questa rielezione emerge che Mario Draghi ha ritrovato una legittimazione ancora più chiara come Premier e di conseguenza ha indebolito, con le varie lacerazioni interne, le varie forze politiche che adesso molto probabilmente subiranno delle modifiche dando nuovi equilibri.
Giacomo Lanzarone è nato a Menfi nel 1983. Ha studiato in Emilia Romagna conseguendo la Laurea in Informatica. Dopo alcune esperienze professionali in Ferrari e Maserati, nel 2017 è emigrato nella sedicente Padania.
Da alcuni anni si è specializzato come tecnico ERP Infor LN. Oggi si occupa anche di Business Intelligence, con l’ausilio di Infor Dynamic Enterprise Performance Management (Infor d/EPM).
Determinato, sportivo, amante della buona cucina e dei piaceri della vita. Ama viaggiare, allargare i suoi orizzonti e scoprire nuove culture.