Nel Dpcm dell’8 marzo oltre al divieto di spostamento in diverse aree del Nord anche misure per il resto del Paese. Stop a pub, discoteche, sale gioco, cinema e teatri. Chi ha 37,5 di febbre invitato a restare a casa. Sospese cerimonie religiose, comprese quelle funebri
“Vincolo di evitare ogni spostamento” nell’intera Lombardia e in quattordici province di Veneto, Emilia Romagna, Piemonte, Marche.
Nel decreto ministeriale finale restrizioni generalizzate per tutta Italia, tra cui lo stop a pub, discoteche, sale gioco e manifestazioni di cinema e teatro. Restano sospese fino al 15 marzo le lezioni in tutta Italia. Sono sospesi congressi, meeting ed eventi in cui è coinvolto il personale sanitario. Sospesa anche l’apertura dei musei.
Vengono sospesi anche gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Rimane consentito lo sport professionistico e di atleti di categoria assoluta, ma a porte chiuse e con tutti i controlli del caso per gli atleti. Chi è in quarantena ha il divieto assoluto di uscire.
RISTORANTI, BAR e NEGOZI: i gestori dovranno far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione. Negli altri esercizi commerciali, il gestore dovrà evitare assembramenti e garantire anche in questo caso la distanza di un metro tra le persone. In Lombardia e nelle altre 14 province blindate, bar e ristoranti possono aprire SOLO nella fascia 6:00 – 18:00. Nel resto d’Italia non ci sono obblighi sull’orario d’apertura.
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