Si sente spesso parlare del Metodo Montessori che alcune scuola italiane hanno deciso di applicare, un metodo educativo differente da quello tradizionale che però non tutti conoscono.
Iniziamo col dire che il Metodo Montessori è un metodo educativo, che può essere applicato a una fascia molto ampia d’età, sviluppato dalla pedagogista Maria Montessori ed è adottato in circa sessantamila istituti scolastici di tutto in mondo, con prevalenza nei Paesi Bassi, in Inghilterra, in America e in Germania. Nel 1909, la studiosa ha pubblicato un testo poi rimasto alla base della pedagogia moderna: “Il metodo della pedagogia scientifica applicato all’educazione infantile nelle Case dei Bambini”
Per tutti coloro che ambiscono a lavorare nel mondo dell’insegnamento, dopo aver conseguito un’idonea laurea in scienze dell’educazione come quella conseguibile presso Unicusano, può diventare utile conoscere i dettagli di questo metodo educativo, per valutare l’opportunità di metterlo in pratica in forma integrale o magari sfruttandone alcuni strumenti. Ma quali sono i pro e contro del famoso metodo educativo?
I tre elementi fondamentali del Metodo Montessori
Partiamo con l’elencare gli elementi fondamentali nella pedagogia scientifica Montessori sono tre:
- un ambiente preparato, studiato a misura di bambino e perfettamente funzionale al fare da sé
- uno specifico materiale di sviluppo, strutturato e autocorrettivo, ideato dalla pedagogista per offrire al bambino la possibilità di esercitare sensi e intelletto
- un insegnante formato, in grado di accompagnare l’allievo nel percorso di crescita, osservando le sue azioni senza intromettersi o anticiparne i processi di sviluppo e supportandolo in maniera spesso indiretta
Nel Metodo Montessori viene data molta importanza all’aspetto ludico e di intrattenimento della didattica. Non ci sono sempre gli stessi giochi e un bambino può decidere di passare a un altro gioco in autonomia se si annoia: una concezione molto lontana dallo schema rigido lezione/gioco in cui spesso l’alunno si annoia e ciò che dice l’insegnante non può mai essere oggetto di discussione.
I vantaggi della didattica montessoriana
I vantaggi di questo approccio educativo sono molteplici, soprattutto relativi allo sviluppo dell’indipendenza del bambino che, con un metodo tradizionale non acquisirebbe le stesse capacità. Con il Metodo Montessori il bambino:
- è più disponibile a imparare e ad ascoltare
- è abituato a scegliere in modo libero e responsabile
- è più forte e consapevole
- lavora e interagisce meglio con gli altri
- sa autocriticarsi e collaborare
Nonostante l’approccio innovativo, il Metodo Montessori ha ricevuto alcune critiche, in particolare per la distinzione tra adulto e bambino che, secondo alcuni, può sembrare troppo rigida. Inoltre, il Metodo Montessori, secondo alcuni, favorirebbe l’individualismo e poco la socializzazione. Alcuni genitori infatti hanno accusato le scuole montessoriane di correre il rischio di alienare i bambini, reprimere le loro emozioni ed indottrinarli ad un eccessivo ordine.
Ma non bisogna dimenticare che il successo internazionale del Metodo Montessori è il fatto che il metodo sia basato sulla costituzione propria del bambino, non su un retaggio culturale o su una visione aprioristica dell’infanzia. Il bambino è “bambino” ovunque e ha processi di crescita uguali in qualsiasi parte del pianeta, questa è la vera rivoluzione che Maria Montessori voleva inculcare nella mente delle persone, per donare ai bambini un futuro migliore.
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Tra le donne più importanti nella storia della pedagogia ricordiamo quello di Maria Montessori. Ideatrice di un metodo d’insegnamento rivoluzionario, che cambiò radicalmente il modo di trattare i bambini, segnando una svolta radicale nell’educazione prescolare e primaria. Si può affermare, senza esagerazione, che la Montessori è la donna più famosa al mondo.
Maria Montessori e’ stata una pedagogista che ha dedicato la sua vita alla scoperta del segreto dell’ infanzia. Ideo’ un metodo innovativo nel campo dell’ educazione, basato sul potenziale della creativita’, sull’ autonomia didattica dell’ alunno e sull’ apprendimento significativo. Grazie al suo metodo i bambini sono piu’ felici. Abbiamo dunque bisogno di una riforma della scuola e della pedagogia che tuteli tutti i bambini negli anni del loro sviluppo, anche quelli che si mostrano restii alla vita in societa’. Maria auspicava una pedagogia inclusiva, che abbracciasse tutte le classi sociali, soprattutto le piu’ sfavorite, che erano poi le piu’ vulnerabili.