Quando si parla di miglior mutuo o di mutui agevolati è possibile chiamare in causa diverse alternative, alcuni delle quali riservate a particolari categorie di lavoratori o pensionati.
Un esempio molto utile è quello dei mutui ipotecari Inps ex Inpdap, riservati agli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Discutere di mutui agevolati 2016 significa chiamare in causa il Fondo Garanzia per i mutui prima casa.
Come funziona la rinegoziazione del mutuo?
Cambiare mutuo con la rinegoziazione è una scelta conveniente anche per la banca. Nel caso del mutuatario virtuoso l’istituto di credito può infatti evitare la perdita di un cliente di valore, tutto questo venendo incontro alle richieste di condizioni di finanziamento maggiormente favorevoli.
Questo significa che è possibile richiedere una riduzione dello spread, così come l’eliminazione o la diminuzione delle spese accessorie come i costi d’incasso rata o di gestione della pratica.
Come già ricordato esiste anche il caso del mutuatario non virtuoso, che ha saltato il pagamento di 1/2 rate. Cosa succede in questi casi? Che la richiesta di rinegoziazione del mutuo si orienta verso una direzione unica, ossia la riduzione dell’entità della rata mensile.
Piani ipotecari Inps ex Inpdap per Mutui Convenienti
Di cosa si tratta? Di un fondo attivo dal 2013, che consente ai giovani – anche titolari di un contratto di lavoro atipico – e alle famiglie monogenitoriali di accedere al credito bancario per l’acquisto della prima casa.
I piani ipotecari Inps ex Inpdap sono senza dubbio interessanti nell’ambito dei mutui agevolati 2016. Cosa sapere sul tasso? Prima di tutto che c’è la possibilità di scegliere tra tasso fisso e tasso variabile.
Nel primo caso l’interesse è pari al 2,95%, nel secondo, invece, il tasso è ricavato sulla base dell’Euribor 6 mesi, maggiorato di 200 punti e calcolato su 360 giorni.
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