“L’innalzamento dal 10% al 20% delle royalties petrolifere, deciso con la legge regionale di stabilità del 2013, non ha prodotto un aumento di entrate per le casse della regione. In realtà tale innalzamento è stato un vero e proprio boomerang, proprio perché l’aumento dell’aliquota delle royalties ha avvantaggiato le imprese petrolifere che hanno potuto abbassare l’imponibile fiscale grazie alla quota deducibile riconosciute per le royalties. Di fatto le entrate delle regione sono diminuite di 49 milioni di euro nel 2014. E’ necessario pertanto rivedere le norme regionali sulle royalties al fine di trarre vantaggio per le entrate regionali sulla base degli investimenti annunciati da Assomineraria, Eni-Med, Edison ed Irminio0 che hanno firmato un protocollo con impegni per 2,4 miliardi per i prossimi cinque anni. Il governo regionale si adoperi immediatamente per creare le condizioni utili a far aumentare il gettito”.
Lo afferma Michele Cimino, segretario regionale del Pdr verso Sicilia Futura, primo firmatario di un’interrogazione al presidente della regione sottoscritta anche dai deputati Picciolo, Greco, Lo Giudice, Tamajo e Lentini.
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