Tar: “Muos di Niscemi pericoloso per la salute stop a mega-antenne”

Tar: “<strong>Muos di Niscemi</strong> pericoloso per la salute stop a mega-antenne”

I giudici del Tar di Palermo hanno accolto il ricorso presentato dal Comune di Niscemi contro la realizzazione del Muos, il sistema di comunicazioni satellitari della Marina statunitense in fase di ultimazione.

No_MuosSi fermano dunque i lavori del tanto contestato sistema. Secondo i giudici, il sistema sarebbe pericoloso per i cittadini, ipotesi caldeggiata dai tanti comitati locali sorti contro il Muos.

Nella sentenza della prima sezione del Tar di Palermo (presieduta da Caterina Criscenti) si legge che lo «studio dell’Istituto superiore di sanità costituisce un documento non condiviso da tutti i professionisti che hanno composto il gruppo di lavoro e risulta non condiviso proprio dai componenti designati dalla Regione siciliana, Mario Palermo e Massimo Zucchetti». I due esperti, con una loro autonoma relazione allegata allo studio dell’Istituto superiore di sanità (Iss), evidenziano come non sarebbe stata ben indagata la reale dimensione del rischio alla salute.

L’impianto, in corso di realizzazione da parte della Marina militare statunitense, inizialmente era stato avversato anche dal presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, che aveva sospeso i lavori, in attesa di un’analisi da parte dell’Iss. Arrivate le valutazioni dell’Istituto, la Regione aveva ridato l’autorizzazione all’impianto. Sulla base dei documenti ora giudicati insufficienti dal Tar, l’assessorato all’Ambiente della Regione Sicilia basò il provvedimento di revoca della precedente revoca delle autorizzazioni, dando sostanzialmente il via libera alla realizzazione del Muos.

I giudici amministrativi hanno preso in considerazione l’analisi sulla pericolosità del Muos condotta dal professore Marcello D’Amore, verificatore nominato dal Tar dopo il ricorso del Comune di Niscemi, e riconvocato il 16 aprile 2014 «con lo specifico compito – hanno spiegato i magistrati – di integrare la precedente verificazione, estendendola allo studio dell’Istituto superiore di Sanità e alle osservazioni critiche dei due esperti Mario Palermo e Massimo Zucchetti».

I magistrati hanno affermato «che le problematiche riguardanti la mappa del campo elettromagnetico irradiato dalle parabole satellitari del Muos in asse, fuori asse e in particolare in prossimità del terreno, sono state trattate rispettivamente dall’Iss, dall’Ispra e dall’Enav in maniera non esaustiva e come tale suscettibile di ulteriori doverosi approfondimenti». Secondo i magistrati, «l’Iss si è basato su procedure di calcolo semplificate che non forniscono accettabili indicazioni nell’ottica del caso peggiore».
Onorio Abruzzo de La Sicilia

 

È la vittoria dei niscemesi contro il gigante Usa

«È una vittoria di pochi cittadini, anche del Movimento No Muos Sicilia che rappresento, di Giuseppe Maida e di Rosario Buccheri che, come liberi cittadini, hanno sottoscritto con noi il ricorso al Tar per impugnare la revoca della revoca; è una vittoria sulla superficialità con cui la politica istituzionale, comunale, regionale e nazionale, si è mossa sulla vicenda Muos, più motivata da logiche compensatorie che di tutela della salute dei cittadini di Niscemi dalle emissioni elettromagnetiche del Muos, che lo stesso Tar ritiene pericolose, dandoci ragione».

A dirlo è Gugliemo Panebianco, presidente del Movimento Mo Muos Sicilia, il quale aggiunge: «È la vittoria del piccolo Davide (i No Muos) che battono al secondo round il gigante Golia (ministero della Difesa e Marina militare Usa). Il primo round l’abbiamo perso, pur con una sentenza favorevole del Tar nel luglio del 2013, perché alla vigilia del pronunciamento da parte del Cga, il presidente della Regione, Crocetta, ha pensato bene di tagliare corto, emettendo la scandalosa revoca della revoca con la quale ha concesso il disco verde alla ripresa dei lavori Muos. Godiamoci con soddisfazione questo momento».

L’ex assessore comunale Giuseppe Maida, che si è battuto contro il Muos assieme a Rosario Ristagno, puntualizza: «La sentenza del Tar rende giustizia a quello che abbiamo sempre detto, ovvero che il Muos e le 46 antenne della base Usa di Ulmo sono illegali e dannose per la salute umana».

Anche il Coordinamento regionale dei Comitati No Muos esprime soddisfazione per la vittoria del ricorso al Tar: «Sono state accolte le preoccupazioni che da anni denunciano la pericolosità del Muos: è una vittoria importante contro la devastazione e la militarizzazione del territorio. Una decisione di buon senso quella dei giudici del Tar, dettata dall’enorme mole di studi sulla pericolosità dell’impianto. Adesso non ci sono più scuse: c’è il Muos da spegnere e le 46 antenne Nrtf da smantellare».

Infine il sindaco Francesco La Rosa: «Come sindaco sono contentissimo che il Tar abbia dato ragione ai ricorsi presentati dalla comunità contro il Muos e dico subito che saremo vigili e, qualora occorra, pronti ad intraprendere qualsiasi altra azione legale a salvaguardia della salute della popolazione e dell’ambiente».
Alberto Drago de La Sicilia

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