Sono intervenuti il sindaco di Partanna Nicola Catania, Nino Sutera Giusepepe Bivona, della Libera Università Rurale Saper&Sapor e Alessandro La Grassa del Gal Elimos. Numerosi gli interventi del pubblico.
A PArtanna si è tenuto il convegno di presentazione del Progetto De.Co. (Denominazione Comunale) per la Cipolla di Partanna.
La grande novita per la cipolla di Partanna è che finalmente si stanno compiendo i passi giusti per poterla valorizzare come merita.
Le De.Co (Denominazione Comunale) nascono da una idea di Luigi Veronelli, che così le spiegava: “attraverso la De.Co il ‘prodotto’ del Territorio acquista una sua identità”, rappresenta un concreto strumento di marketing territoriale, ma soprattutto un’importante opportunità per il recupero e la valorizzazione delle identità e le unicità locali”.
Afferma Nino Sutera Direttore della Lurss.Onlus, “I produttori agricoli e zootecnici ma anche i pescatori, e artigiani, custodiscono sapientemente un giacimento inesauribile della dieta mediterranea, costituiscono il collante tra i prodotti della terra e del mare e il territorio, rappresentano infatti gli ereditieri di un “savoirfaire” locale. Elementi apprezzati da chi sceglie una vacanza diversa, una vacanza negli alberghi diffusi e negli agriturismi, determinanti a qualificare il biglietto da visita del territorio. La De.Co. è ‘un prodotto del territorio’ (un piatto, un dolce, un sapere, un evento, etc) con il quale una comunità si identifica, per elementi di unicità e caratteristiche identitarie”.
Il valore di una De.Co.(Denominazione Comunale) è quello di fissare, in un dato momento storico, ciò che identifica quel Comune, a memoria futura, oppure come occasione del presente per cogliere un’opportunità di marketing.
I prodotti agro-alimentari e artigianali racchiudono al loro interno tradizione, cultura, valori, conoscenza locale, e l’autenticità del loro territorio di origine.
La Denominazione Comunale non è un marchio di qualità, ma il biglietto da visita di una comunità, sulla quale possono operare i sindaci per salvaguardare e valorizzare l’identità di un territorio.
Per Nino Sutera “l’istituzione delle Città De.Co. consente l’avvio di una fase di sviluppo endogeno del territorio, dove la propria storia e la propria tradizione diventa la ‘risorsa’ su cui investire il proprio futuro”.
“A livello locale, quali elementi riflettono l’identità del territorio?”, gli è stato chiesto.
“Ogni singolo comune – ha risposto – possiede un patrimonio concreto che è l’espressione della propria tradizione. Ció che è visibile: il paesaggio, l’architettura, il folklore, il patrimonio storico, il know-how, i prodotti locali, le lingue, la musica, la pittura, ma anche il modo di essere: stile di vita, atteggiamenti, etica sociale. L’identità, la promozione e la salvaguardia, dell’identità, inevitabilmente si ripercuote sull’economia del territorio. La Denominazione Comunale – continua Nino Sutera – è un processo culturale, non è un marchio di garanzia di qualità, ma la carta d’identità di un prodotto, un’attestazione che lega in maniera anagrafica un prodotto/produzione/evento al luogo storico di origine. In questo processo culturale, i disciplinari, le commissioni, e i regolamenti, mutuati dai marchi di tutela di tipo europeo(DOP, IGP, DOC, ect) sono perfettamente inutili, oltre che dannosi. A terroir, termine francese, preferiamo il latino genius loci, un equilibrio di forze ed energie caratteristico di un luogo definito e pertanto irripetibile. Le persone “respirano” il genius loci di un luogo, di un ambiente quando ne hanno piena coscienza. Ognuno di noi è attaccato ad un luogo d’infanzia, ad un ricordo, ad un affetto, a un dolce, ad un piatto. L’obiettivo non secondario della legge è recuperare l’identità di un luogo, attraverso le prelibatezze storiche della città. L’auspicio che poi rappresenta la vera sfida, è quello di riuscire a realizzare una rete di Città De.Co. per valorizzare quei prodotti di nicchia che inducono gli appassionati viaggiatori ad andare ad acquistare e degustare e/o apprezzare i prodotti nelle loro zone di produzione, per promuovere l’offerta integrata “del” e “nel” territorio, piuttosto che mettere su strada le merci.
Al termine della manifestazione c’è stata la consegna del riconoscimento della Lurss.Onlus di “Custode dell’identità Territoriale al Sindaco della Città Nicola Catania.