I mosaici eccezionali di Palermo le cattedrali di Cefalù e Monreale. Firmato il protocollo d’intesa, altro passo verso l’ingresso nel 2015.
Ancora una tappa di avvicinamento all’ingresso nel 2015 dell’itinerario “Palermo Araba-Normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale” nella World Heritage List.
Ieri il protocollo d’intesa nel restaurato Palazzo Branciforte con Giovanni Puglisi, presidente della Commissione Nazionale Italiana Unesco, i sindaci Leoluca Orlando (Palermo), Rosario Lapunzina (Cefalù), Filippo Di Matteo (Monreale) e le autorità coinvolte nella proposta di candidature e di gestione. Ha moderato Aurelio Angelini, direttore della Fondazione Patrimonio Unesco Sicilia.
«Da siciliano – spiega il presidente Puglisi – sono felice e orgoglioso di questa candidatura. Palermo è un patrimonio dell’Umanità a prescindere dall’Unesco, con una storia millenaria, unica al mondo. L’insieme degli edifici costituenti l’itinerario Arabo-Normanno rappresenta un eccezionale valore universale come esempio di convivenza e interazione tra diverse componenti culturali di provenienza storica e geografica eterogenea, che ha generato uno stile architettonico originale in cui sono mirabilmente fusi elementi bizantini, islamici e romanici, capace di volta in volta di prodursi in combinazioni uniche».
E il sindaco di Monreale, Filippo Di Matteo: «E’ un risultato che premia tanti sacrifici e il massimo impegno che la mia amministrazione ha portato avanti in questi anni per adempiere a tutte le richieste che erano state prescritte. Però sono convinto che la candidatura oltre alle difficoltà porterà tanti benefici nel futuro e darà opportunità di lavoro».
Ma come nasce la candidatura? Nel 2001 esisteva una lista propositiva che comprendeva “Palermo, il suo centro storico e la Cattedrale di Monreale”, ma l’Unesco aveva come obiettivo una più ampia rappresentanza dei beni.
Nel 2008, l’allora Fondazione Banco di Sicilia, presieduta dal prof. Puglisi, dava incarico alla storica dell’arte Maria Andaloro l’incarico di studiare un percorso preliminare più ampio. Così si abbandonò l’idea del centro storico e nacque “Palermo Arabo-Normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale”, un itinerario straordinario e suggestivo.
Il perché di questo percorso lo spiega Maria Andaloro: «Perché i mosaici della Sicilia normanna sono testimonianza eccezionale dell’arte bizantina fuori Bisanzio. Le decorazioni musive della Cappella Palatina e della chiesa di S. Maria dell’Ammiraglio a Palermo, quelle del duomo di Cefalù e del duomo di Monreale, costituiscono infatti i più vasti e meglio conservati cicli a mosaico del periodo comneno. Sotto la loro guida l’Impero bizantino riacquistò potenza».
Nel marzo 2010 una delegazione della Commissione Cultura della Camera effettuava una visita nei siti arabo-normanni di Palermo, Monreale e Cefalù.
Il 26 gennaio 2011 all’Assemblea regionale siciliana si è svolto un tavolo tecnico con istituzioni regionali, amministrazioni locali, esponenti religiosi, fondazioni e associazioni del mondo della cultura, con l’obiettivo di sostenere da parte di tutte le istituzioni la candidatura dell’itinerario tratteggiato.
Dopo una fitta rete di incontri si è arrivati ad un documento finale necessario per la candidatura, Per la valorizzazione dei siti i comuni pagheranno 0,30 cent. per abitante; la fondazione Federico II, i musei, la Cappella Palatina 0,30 a biglietto.
L’elenco dei monumenti proposti per la costituzione dell’itinerario arabo-normanno comprende:
– Palazzo Reale/Cappella Palatina
– Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio (Chiesa della Martorana) /Chiesa di San Cataldo
– Cattedrale di Palermo
– Palazzo della Zisa
– Ponte dell’Ammiraglio
– Chiesa di San Giovanni degli Eremiti
– Complesso Monumentale di Cefalù: Cattedrale e Chiostro
– Complesso Monumentale di Monreale: Cattedrale e Chiostro
Vincenzo Prestigiacomo La Sicilia
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