Mangiacavallo (M5S): “Il comportamento del Commissario è contrario ai principi di legalità, legittimità, correttezza ed osservanza dei provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria”.
“Il comportamento tenuto dal commissario liquidatore della Terme di Sciacca S.p.A., il dott. Carlo Turriciano, nel caso dell’illegittimo licenziamento di due dipendenti delle Terme, Aurelio Schittone e Ivelina Primo, è contrario ai principi di legalità, legittimità, correttezza ed osservanza dei provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria”.
Così il liquidatore delle Terme di Sciacca Turriciano è oggetto di un’Interrogazione presentata dal deputato M5S all’Ars Matteo Mangiacavallo.
Attraverso l’atto parlamentare, il deputato a 5 stelle chiede al presidente della Regione e all’assessore per l’Economia notizie in merito al comportamento del commissario liquidatore adottato in violazione ed inosservanza della sentenza del Tribunale di Sciacca del 17 luglio scorso.
Proprio la sentenza del Tribunale ha dichiarato la nullità dei contratti a termine stipulati dalla società con i ricorrenti, condannando la Società Terme di Sciacca a riconoscere il diritto dei ricorrenti alla conversione dei rapporti di lavoro da contratto a termine a contratto a tempo indeterminato a far data dal 24 aprile 2006.
“Invece, – afferma il deputato del Movimento 5 Stelle Mangiacavallo – in spregio del provvedimento, il liquidatore Turriciano non solo non ha rispettato la sentenza ma ha anche proceduto al licenziamento di entrambi i dipendenti”.
Da precisare che la società Terme di Sciacca è una società per azioni a totale partecipazione regionale pubblica, ed il Liquidatore Turriciano, rappresentante legale della Terme di Sciacca fin dal 2009 a vario titolo, ha l’obbligo di agire quale rappresentante del socio unico della società, e cioè della Regione Siciliana.
“Chiediamo agli organismi competenti – conclude il deputato seccense all’Ars – se non ritengano opportuno rimuovere immediatamente il dott. Turriciano dall’incarico di Liquidatore della Terme di Sciacca, contestando allo stesso l’inosservanza del provvedimento giurisdizionale, il licenziamento adottato e tutti i danni che potranno derivare alla società; se non ritengano attivare da subito una azione di responsabilità ai sensi dell’art. 2393 del codice civile nei confronti del Liquidatore; e quindi, se non ritengano opportuno inoltrare specifica informativa alla Procura Regionale della Corte dei Conti”.
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