A Vicenza assemblea dei comuni.
Sono 55 i comuni che deliberando la propria “De.Co. denominazione comunale” si sono dati appuntamento a Montecchio Maggiore – Vicenza presso Villa Cordellina sabato 30 novembre alle 9.30 per una tavola rotonda aperta al pubblico dal titolo “Le De.Co. verso Expo2015: FederDeCo e Marketing Territoriale”, che vedrà il mondo delle De.Co vicentine confrontarsi con la realtà di De.Co Sicilia in vista dell’obiettivo di una federazione nazionale delle Denominazioni Comunali.
L’Assemblea dei Comuni De.Co. ripercorrerà il cammino fin qui compiuto dalle numerose Amministrazioni che hanno creduto nel progetto.
All’assise saranno coinvolte le De.Co. Sicilia quale inizio per la nascita di FederDe.Co.
Il percorso di programmazione partecipata GeniusLoci De.Co Sicilia, elaborato dalla Libera Università Rurale Saperi&Sapori Onlus, inserito tra gli esempi virtuosi del – Forum Italiano dei Movimenti per la terra e il paesaggio e presentato al Poster Session del Forum Pa 2013 che si è svolto presso il Palazzo dei congressi di Roma, rappresenta un modello che già diverse amministrazioni locali stanno percorrendo.
Il Gal Isc Madonie ha adottato il percorso, il primo in Italia, che coinvolge un’area vasta di 33 Comuni con il coinvolgimento dei principali attori dello sviluppo locale, imprese, associazioni, cittadini e amministratori locali.
L’istituzione della De.Co per opera dei Sindaci, afferma Nino Sutera Direttore della Lurss.Onlus deve essere visto, come un modello di coinvolgimento e condivisione della città e dei cittadini, per la valorizzazione dell’identità e delle unicità dei territori. Il percorso è composto da 12 steps, un modello dove gli elementi essenziali delle De.Co. sono le 5T
“Territorio-Tradizioni- Tracciabilità-Trasparenza e Tipicità- intesa come Specificità. “Le De.Co. sono un ottimo strumento per promuovere il proprio territorio- dichiarano i 5 rappresentanti del Tavolo Provinciale De.Co. -. Non sono strumenti rigidi come i marchi d’origine e il loro scopo non è quello di certificare alcunché, ma solo quello di aiutare a mantenere vive le tradizioni che hanno fatto la storia di un luogo”.
Un ultima cosa, la De.Co. non ha niente a che vedere con la De.C.O, non è chiaramente solo una questione di puntini, conclude Nino Sutera.