«Rigore e basta, non pensiamo alla fame nel mondo». Solo pochi dei cinquanta emendamenti sono passati
L’esame delle variazioni di Bilancio sostanzialmente si è concluso. La votazione finale dovrebbe avvenire contestualmente al ddl che racchiude gli articoli dichiarati inammissibili dalla presidenza dell’Ars.
Martedì il dibattito d’Aula si è svolto in un clima vivace, solo a tratti incandescente. Dei circa cinquanta emendamenti che comportavano aumento di spese sono passati pochi. La coperta è corta, l’assessore Bianchi non ha usato l’espressione di dalemiana memoria (1999), «non c’è trippa per la gatta», ma la sostanza è quella: ha avvertito i figli d’Ercole, senza mezzi termini, che non c’è copertura finanziaria. Dunque, il saldo della manovra resta invariato: 71.444.469,00 euro.
Un emendamento che assegna un milione e mezzo per pagare gli stipendi dei 158 dipendenti dell’Associazione allevatori (Aras) rischiava di mandare sotto il governo che si era opposto alla proposta. Di fronte alla richiesta di voto segreto, l’assessore Bianchi ha chiesto e ottenuto il rinvio a oggi per un approfondimento.
Uno degli emendamenti è stato proposto dal presidente della commissione Bilancio, Dina (Udc), l’altro dal vicepresidente, Vinciullo (Pdl). Entrambi hanno avuto il sostegno di deputati dell’opposizione, compresi i “pentastellati”, e della maggioranza.
L’art. 3 destina al fondo per le autonomie 39 milioni di cui 15 per le disciolte Province regionali. Con l’art. 5 vanno 21 milioni al corpo forestale e un ulteriore incremento di 3 milioni e 240 mila euro alla difesa dagli incendi e agli interventi di rimboschimento.
Art. 7: rifinanziamento delle borse di studio con un milione di euro. Bocciato l’emendamento della Giunta che prevedeva una diversa assegnazione delle risorse delle borse di studio nell’ambito della tabella H.
E a proposito della tabella H sono state scintille tra il governo e l’Aula, anche se c’è da dire che è più snella degli anni precedenti, soprattutto dopo la pesante censura del commissario dello Stato: la dotazione finanziaria si assesta al momento sui 6 milioni 639 mila euro. L’assessore Bianchi ne ha bloccato la corsa all’impinguamento: «C’era l’intesa di portare a termine un processo rigoroso. Ora lo si vuole mettere in discussione. Non si possono fare continue richieste, né tornare indietro sulla tabella H. Se si continua così, mi aspetto un emendamento sulla fame nel mondo».
Art. 8: è stato approvato con i tre emendamenti del Pdl in favore del Corfilac e dell’Istituto d’incremento ippico assorbiti nella manovra. Approvato anche l’emendamento aggiuntivo a firma del presidente della commissione Bilancio, Dina, per l’esecuzione di collaudi: 50 mila euro. Previsto un incremento di 500 mila euro in favore del reddito minimo di inserimento per circa duemila persone nelle province di Caltanissetta, Enna e in un’area del catanese (costo 500 mila euro). La norma sarà coperta con una quota di fondi destinati nella manovra dal governo per le associazioni dell’ex-tabella H, la cui dotazione passa da 7,2 mln a 6,1 mln per effetto dell’emendamento sul reddito minimo e per la decisione dell’assessore Bianchi di ritirare l’emendamento governativo che prelevava 600 mila euro dalle borse di studio in medicina per stornarle all’ex tabella H.
Falcone (Pdl): «Cancellare, con un tratto di penna, un milione di euro che servono a garantire le borse di studio agli studenti specializzandi in medicina è un’azione irresponsabile che solo un governo inadeguato e improvvisato, come l’esecutivo Crocetta, ha potuto concepire».
È stato incardinato il ddl concernente condizioni del trasporto pubblico locale e sanzioni amministrative: stabilito per le 12 di lunedì il termine per la presentazione degli emendamenti.
Giovanni Ciancimino lasicilia
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