Con 56 voti favorevoli e 7 contrari, la direzione regionale del Pd ha approvato la relazione del segretario, Giuseppe Lupo, che al termine di un lungo intervento ha chiesto agli assessori di area Pd di dimettersi dal governo Crocetta. E non solo: «Chi sta nel Megafono – ha sottolineato – è fuori dal Pd». Lupo ha anche anticipato che il suo partito non parteciperà al vertice di maggioranza che avrebbe dovuto svolgersi oggi, ma che il presidente della Regione ha rinviato a domani, a Palazzo d’Orleans.
«Prendiamo atto – ha detto Lupo – che il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha preso le distanze dal Pd e dal gruppo parlamentare. A questo punto non siamo vincolati al governo e saranno gli assessori che si sentono del Pd a trarne le conseguenze». I «disubbidienti» saranno deferiti ai garanti del partito. Gli assessori di area Pd del governo Crocetta, sono: Nino Bartolotta (Infrastrutture), Luca Bianchi (Economia), Nelli Scilabra, che ha votato contro la relazione di Lupo (Formazione professionale) e Mariella Lo Bello (Teerritorio) che ha sottolineato: «Sono una donna del Pd e rispetterò ogni decisione del mio partito. Però, non condivido affatto la relazione del segretario Lupo».
Il segretario regionale del Pd ha insistito sul rafforzamento politico della giunta: «Siamo molto preoccupati della situazione economica e sociale della Sicilia. Riteniamo che serva un cambio di passo della giunta; riteniamo assolutamente necessario un rafforzamento della squadra di governo. Per questo abbiamo proposto nei giorni scorsi un rafforzamento della compagine governativa. Crocetta ha fatto un’altra scelta. Di fatto non ci riteniamo più parte della sua maggioranza». Ma ciò non significa che il Pd toglierà la fiducia a Crocetta o che passerà all’opposizione. Ma valuterà caso per caso i singoli provvedimenti.
Il senatore Beppe Lumia, eletto nella lista del Megafono, ha tentato di mediare, ma nello stesso tempo non ha risparmiato critiche: «Questo è un partito, il Pd, che si isola dalla coalizione e che rifiuta persino di partecipare ad un vertice di maggioranza. I cittadini siciliani, ma anche i giornali, l’opinione pubblica e la classe dirigente nazionale del Partito democratico vedono Crocetta come una grande risorsa. Invece, il Pd in Sicilia imbocca una strada che rischia di essere senza uscita. Penso che questa responsabilità storica abbia bisogno di altri passaggi. Chi ha preso questa decisione dovrebbe riflettere».
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