Napolitano: «La solidarietà nei confronti di chi fugge da guerre e persecuzioni è più forte del pregiudizio e della paura».
«Le immagini trasmesse dalla tv delle decine di bagnanti, sulla spiaggia di Morghella-Pachino, che si sono spinti generosamente in mare per aiutare profughi provenienti dalla Siria, in gran parte bambini, a raggiungere la riva mettendosi in salvo, sono di quelle che fanno onore all’Italia».
Lo dice Giorgio Napolitano in una nota. Le immagini, dice Napolitano, «mostrano come – di fronte alla tragedia, quotidianamente vissuta a Lampedusa e altrove, di quanti cercano asilo fuggendo da guerre e persecuzioni – prevalga negli italiani un senso di umanità e solidarietà più forte di ogni pregiudizio e paura».
Le parole di Napolitano sono arrivate all’indomani della presa di posizione del ministro dell’Interno e vicepremier Angelino Alfano, che, in occasione della tradizionale conferenza stampa di Ferragosto in cui il Viminale diffonde i dati sulla sua attività, ha lanciato l’offensiva sull’immigrazione: «Non si può considerare la questione dell’immigrazione a Lampedusa come una questione nazionale – ha sottolineato -. La gestione di quella frontiera deve essere comune all’Europa».
Dal primo agosto 2012 al 10 agosto scorso sono sbarcati sulle nostre coste 24.277 immigrati. E un terzo di loro, cioè esattamente 8.932, è arrivato in Italia questa estate in 40 giorni. Eppure, nonostante questi numeri l’immigrazione non è diventata «un’emergenza ingestibile», perché – ha sottolineato Alfano, mentre da due sale operative delle forze dell’ordine collegate in video conferenza si segnalavano altri due sbarchi sulle coste calabresi e a Lampedusa – abbiamo saputo coniugare il dovere di accoglienza con il diritto alla sicurezza». I risultati si vedono: non solo «nel centro di primo soccorso e accoglienza di Lampedusa atualmente ci sono solo 67 migranti» ma l’isola e le altre dell’arcipelago delle Pelagie «sono piene di turisti».
Non si è fermata comunque l’ondata di sbarchi sulle nostre coste: seicento immigrati sono stati tratti in salvo a Ferragosto in Calabria e Sicilia; tra loro anche diverse donne e bambini. Centosessanta, di nazionalità siriana e afghana, erano a bordo di un motoveliero giunto nel porto di Reggio Calabria: fermati i due scafisti, che avrebbero preteso più di 5mila euro da ogni passeggero. Altri tre barconi con a bordo complessivamente 280 immigrati, provenienti soprattutto dall’Africa Subsahariana, sono stati soccorsi nel canale di Sicilia. E ancora a Pachino un gruppo di bagnanti ha aiutato la Guardia costiera a trarre in salvo 160 migranti, tra cui diverse donne incinte e una cinquantina di bambini, quasi tutti sotto i tre anni.
E durante i soccorsi ai migranti, intanto, si conta anche una vittima italiana: è infatti morto giovedì, per un infarto, il comandante dei vigili urbani di Reggio Calabria, Cosimo Fazio, al lavoro per prestare i primi soccorsi ai migranti approdati al porto della città calabrese a bordo di un veliero.
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