Il sindaco di Firenze ha anticipato che sarà nella Città dei Templi per presentare il suo libro e benedire ufficialmente l’adesione di Marco Zambuto al suo schieramento politico.
Entro luglio Matteo Renzi potrebbe essere ad Agrigento per “benedire” l’avvicinamento di Marco Zambuto al Pd. La scusa ufficiale sarà la presentazione del suo libro “Fuori! “, ma nei fatti si trasformerà in una occasione politica per sancire un accordo che il sindaco ha reso palese ieri, dopo mesi di “mormorii”. E lo ha fatto scegliendo un quotidiano nazionale. In una intervista, infatti, ha confermato di aver abbandonato l’Udc e “abbracciato” Matteo Renzi e con esso, il Pd.
“C’è la condivisione di un progetto – spiega il primo cittadino – per la creazione di un partito a vocazione maggioritaria che si apra anche all’area di tradizione centrista”.
Al momento, tuttavia, Zambuto parla unicamente come simpatizzante. Già, perché dal partito di Epifani certificano che fino ad oggi nulla di ufficiale sia stato celebrato.
“Non abbiamo avuto nessun contatto ufficiale – spiega il segretario provinciale Emilio Messana -.
Un suo eventuale tesseramento, tuttavia, passerà dagli organi territoriali”. Versione “riveduta” da Zambuto: “Il rapporto con Matteo Renzi è personale – spiega – e nasce all’interno dell’Ance. Tutto però era a conoscenza dei vertici locali del partito. Questo non significa, tuttavia, che il mio sarà un ingresso a ‘gamba tesa’. Conto a brevissimo di avviare il confronto con il Pd agrigentino”.
Linea del “no comment” in casa Udc. Per il suo ex partito, del resto, Zambuto non aveva riservato parole “dolci”, definendo “vuoto” il suo ruolo di vice segretario regionale perché all’interno di un partito da “1 per cento di consensi”e spiegando che la sua voglia di cambiare schieramento era nata già a febbraio dopo il disastroso risultato delle elezioni nazionali. L’unica presa di posizione ufficiale è quella del ministro Giampiero D’Alia, attraverso un “tweet”: “Udc all’un per cento?. I dati siciliani dicono di no. A Zambuto faccio tanti auguri perché il Pd sia l’ultimo partito”.
Il sindaco, tuttavia, garantisce che in giunta ci sarà spazio per l’Udc. Si perché la nuova squadra amministrativa, a lungo annunciata, a questo punto è un passaggio dovuto. Ma come la mettiamo con gli equilibri in aula? “Ci sono dei gruppi autonomi – dice Zambuto -. Chiederò ai consiglieri il consenso su ogni singolo provvedimento”. Un “alleato” inaspettato potrebbero essere i consiglieri del Patto per il Territorio. Il primo cittadino conferma infatti che i rapporti con Gallo Afflitto siano buoni, e il Pattisti-Pdllini sembrano pronti a dare il proprio contributo.
E le elezioni europee? “Non è un discorso che va affrontato adesso – risponde Zambuto-“. Giusto, del resto si voterà solo nel maggio 2014.
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