Questo weekend offre uno degli appuntamenti più dolci dell’anno. A Maletto, il paesino più alto fra i Comuni della cintura dell’Etna, tutto pronto per la tradizionale Sagra delle fragole.
Da oggi fino a domani (domenica), la piccola comunità si trasformerà nella più bella vetrina del suo prodotto tipico per eccellenza, ormai richiesto e rinomato in tutto il mondo. Un appuntamento ormai irrinunciabile che propone un frutto della nostra terra dal sapore unico con cui ristoratori e pasticceri che riescono a preparare di tutto, compreso la grande torta che i turisti ogni anno, domenica pomeriggio attendono con trepidazione.
Il programma
Il nastro inaugurale sarà tagliato domani mattina alle ore 10 in piazza 24 maggio, poi nel Palazzo Spadafora il tradizionale convegno sui «risultati economici e prospettive di valorizzazione della fragolicoltura malettese». La festa durerà l’intera giornata fino a sera con la musica di gruppi locali.
La megatorta
Domenica la giornata clou, con le degustazioni del mattino e la grande torta della sera alla ore 18 in piazza IV novembre.
La “regina” fragola
Ma parliamo della fragola, protagonista di questa Sagra. Con i suoi 50 ettari di terreno coltivato, la fragola oggi costituisce una bella fetta dell’economia agricola malettese.
Favorita dal micro clima, dal ricco sottobosco e da un substrato vulcanico che la alimenta, la fragola a Maletto acquisisce un gusto ed un profumo che gli esperti non hanno ritrovato in nessun’altra parte del mondo. Le stime ci dicono che in ogni ettaro di terreno coltivato si producono dai 35 ai 140 quintali di fragole a seconda della qualità. Il turista che vuole deliziare il proprio palato a Maletto può assaggiare la “Madame Moutho” di chiara provenienza francese, anche se a Maletto è giunta dalla Ducea di Nelson. Si tratta di una grossa fragola che regala agli allevatori ben 70 quintali di frutto ogni ettaro. C’è poi la “Fragraria Vesca”, una piccola fragola tipica di Maletto capace di raggiungere i 35 quintali ogni ettaro e la “Rifiorente”, in grado di superare i 100 quintali di produzione per ettaro.
Ed allora: buona fragola a tutti.
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