Università, i test slittano a settembre

<strong>Università</strong>, i test slittano a settembre

Dopo le proteste per l’anticipo a luglio delle prove, dietrofront del dicastero di viale Trastevere. Il nuovo decreto sarà firmato mercoledì e sostituirà quello emanato il 24 aprile scorso.

Vengono rinviati a settembre i test d’ingresso per i corsi di laurea a numero chiuso. Lo comunica il mistero dell’Istruzione, annunciando che verrà firmato mercoledì dal ministro Maria Chiara Carrozza il nuovo decreto ministeriale sulle modalità delle prove. Nel frattempo, il ministro dell’Istruzione promette che «il bonus maturità sarà più equo».

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In particolare il nuovo decreto, che sostituirà quello emanato il 24 aprile scorso, prevede la ridefinizione dei criteri di valorizzazione del percorso scolastico e il posticipo delle date delle prove a settembre (il 3 settembre per i corsi di laurea e di laurea magistrale a ciclo unico, direttamente finalizzati alla formazione di Architetto; il 4 settembre per i corsi di laurea delle professioni sanitarie; il 9 settembre per i corsi di laurea magistrale in Medicina e chirurgia e Odontoiatria e protesi dentaria; il 10 settembre per il corso di laurea magistrale in Medicina veterinaria).

Il decreto ministeriale, che mantiene la graduatoria nazionale, prevede dunque l’emanazione da parte delle università di nuovi bandi entro il 25 giugno e, lo stesso giorno, la riapertura delle iscrizioni sul portale Universitaly con possibilità di aggiornare le informazioni (incluse le preferenze). La nuova scadenza per le iscrizioni on line sarà fissata il 18 luglio, mentre per il pagamento dei contributi di iscrizione presso le università la scadenza sarà il 25 luglio.
La decisione di anticipare i test rispetto alla data usuale di settembre aveva creato diverse polemiche. E, contemporaneamente, si era verificato un netto calo nelle iscrizioni, con punte fino al 70 per cento in facoltà come Medicina, Architettura e Ingegneria.

Una delle questioni critiche riguarda il bonus maturità, che quest’anno, per la prima volta, peserà fino a 10 punti sul risultato del test per l’ammissione alle facoltà a numero chiuso. «Stiamo cercando di cambiare il meccanismo di articolazione in modo di andare verso una maggiore equità, in corrispondenza dell’esito della maturità e del valore delle singole commissioni quindi non rapportato a tutto il territorio nazionale», ha annunciato il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, a margine della Conferenza degli Istituti Confucio in Europa in corso a Bologna, confermando che le novità saranno contenute nel decreto che sancirà anche lo spostamento dei test da luglio a settembre.

Il bonus relativo al voto di maturità, ha spiegato il ministro, non sarà eliminato perché «è basato su di una legge che è vigente. La legge impone i dieci punti di bonus: noi stiamo cercando di cambiare, già da quest’anno, il meccanismo di articolazione, in modo da andare verso una maggiore equità, per calcolare il bonus in rapporto alle singole commissioni e non a tutto il territorio nazionale».

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