In segno di lutto. «Fuori luogo quelle bandiere a mezz’asta nei Comuni il giorno dell’Autonomia».
«Esporre le bandiere a mezz’asta nei Comuni, nella giornata dell’Autonomia, sinceramente mi sembra fuori luogo». Il presidente della Regione, Crocetta, non condivide la protesta decisa dall’Anci-Sicilia contro la riduzione del fondo delle Autonomie locali, «perché la Regione si è fatta carico di circa il 30% dei tagli che ci venivano imposti dalle manovre nazionali senza trasferirli ai Comuni». E l’assessore all’Economia, Bianchi, ha precisato che, rispetto al finanziamento del 2012, «la riduzione è stata solo dell’8%».
Bianchi ha annunciato che lunedì sera, a Roma, è stato approvato un emendamento al dl per i pagamenti a favore degli enti locali: e già nel 2013 saranno erogati 94 milioni che entreranno nelle casse dei Comuni e delle Province. Con un ulteriore emendamento, si potranno finanziare anche debiti di tesoreria e questo permetterà di erogare altri 220 milioni. L’unico taglio è stato sul contributo che la Regione dà all’Anci, ridotto del 50%, passando da seicentomila a trecentomila euro».
Crocetta ha voluto incontrare ieri i giornalisti, insieme con gli assessori Bianchi, Valenti e Bonafede, per ribattere alla numerose imprecisioni che sarebbero state diffuse dal mondo del lavoro e da quello imprenditoriale sulla finaziaria regionale: «Sono molto amareggiato dall’atteggiamento di taluni sull’analisi della finanziaria che è anche viziato e non onesto intellettualmente. Si è detto che questa manovra non guarda alle imprese. Intanto, abbiamo chiuso la programmazione Ue, con i soldi che stavamo perdendo, e questo riguarda le imprese con sei miliardi di euro d’investimenti. Abbiamo chiuso l’accordo con le Ferrovie dello Stato che introduce l’alta velocità e riguarda imprese e infastrutture. Abbiamo finanziato le zone franche dove le imprese non pagheranno tasse per cinque anni e il 50% nei cinque successivi. E’ stato avviato il Patto dei sindaci con 250 Comuni che hanno aderito e riguarda il risparmio energetico. Stiamo avviando il più grande progetto di energie alternative senza occupare terreni agricoli, ma i tetti degli edifici pubblici. I bandi sono in corso di pubblicazione».
Prima d’intrattenersi coi cronisti, Crocetta ha incontrato i responsabili della funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil assicurando che non ci saranno licenziamenti nella formazione professionale e che saranno rifinanziati gli sportelli multi-funzionali. Garantiti anche gli stipendi dei dipendenti delle Province: «Con l’assessore Valenti invieremo ispettori per verificare se i soldi sono stati utilizzati per le spese obbligatorie. Tutti parlano di licenziamenti – sottolinea Crocetta -, ma finora nessuno ha perso il posto di lavoro. Non faremo alcuna macelleria sociale. Ma in questa terra i riformisti parlano lingue diverse. Appena si tenta di cambiare qualcosa, si levano gli scudi». E ha citato l’esempio della opposizione alla fusione dell’Ircac con Irfis-FinSicilia: «Invece di dare i soldi alle cooperative, l’Ircac tiene immobilizzati cento milioni che sono stati affidati a un’assicurazione, attraverso una gara, che paga ogni anno il 6,5% d’interessi, guadagnando 6,5 milioni l’anno per il pagamento delle spese di funzionamento. «La mia – ha aggiunto – è la migliore finanziaria degli ultimi vent’anni. E’ una manovra che messo i conti in sicurezza. Gli altri avrebbero licenziato forestali e precari? La “tabella H” non la volevamo, ma abbiamo dovuto cedere per evitare che non venissero approvati Bilancio e finanziaria». Lillo Miceli LaSicilia
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