Domenica 12 Maggio è la Festa della Mamma.
Regala l’azalea della ricerca: aiutaci a mettere il cancro all’angolo.
L’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, l’AIRC, infatti, ogni anno nel giorno della Festa della mamma, che in Italia si celebra nella seconda domenica del mese di maggio, è presente nelle principali piazze italiane. Nei gazebo si possono acquistare le piante di azalea, il cui ricavato sarà destinato ai medici che ogni giorno cercano rimedi e cure contro il cancro.
Oggi, domenica, 12 maggio, in occasione della Festa della mamma, l’Associazione italiana per la ricerca contro il cancro (Airc) rilancia la sua campagna di primavera. Seicentomila piantine di azalea torneranno a colorare 3.600 piazze d’Italia, grazie a un esercito di 25mila volontari con l’obiettivo di promuovere la prevenzione e la diagnosi precoce, e raccogliere circa 9 milioni di euro per la guerra ai tumori.
Ci sono italiani all’oscuro, poco informati, non consapevoli delle cure disponibili, e ci sono italiani timorosi, spaventati e fatalisti. E poi ci sono quelli che si lamentano.
Su questi qualche dato: in particolare 7 meridonali su 10 sostengono di aver incontrato difficoltà nell’accesso alle cure oncologiche, rispetto al 33% degli abitanti del Centro e al 22% del Nord. Qualche rapporto, uno dei tanti, registra anche un peggioramento, in molte Regioni, nei programmi di adesione allo screening per il cancro alla mammella, alla cervice uterina e al colon retto. Poi ci sono – ed è un numero in crescita – gli italiani che, disperati, finiscono nella rete dei “santoni” della medicina. Che promettono cure miracolose contro il cancro: tisane, miscugli di erbe, bicabornato e persino veleno di scorpione. Terapie costose e molto spesso dannose, oltrechè inutili.
In realtà uno solo è il metodo più valido per tenere a bada qualsiasi tipo di malattia nonché la vera sfida nella lotta ai tumori: la prevenzione.
«La salute è un bene prioritario – osserva Ricardo Vigneri, professore di Endocrinologia, primario emerito dell’ospedale Garibaldi, presidente dell’Airc, Comitato Sicilia – e la maniera migliore per conservarla è fare prevenzione e diagnosi precoce. La ricerca ha fatto grandi passi, soprattutto nel capire i meccanismi per cui si formano i tumori. E questo consente oggi una prevenzione efficace».
«Incredibili – precisa Vigneri – i progressi nel mettere a punto esami, strumenti e procedure che consentono di riconoscere il tumore quando è solo all’inizio, limitato e curabile. Basta pensare che negli anni ’50, a distanza di 5 anni dalla diagnosi di tumore al seno, sopravviveva il 30% delle donne. Oggi siamo arrivati a 87%».
Altri dati: in Italia guariscono dal cancro (sopravvivenza a 5 anni) il 61% delle donne e il 52% degli uomini. Eppure abbiamo ancora 175.000 morti per neoplasie ogni anno, un numero enorme che si potrebbe ridurre del 70% con gli strumenti attuali se solo si facesse prevenzione e diagnosi precoce.
L’Azalea della ricerca, il tradizionale appuntamento organizzato dall’Airc (associazione italiana ricerca sul cancro) che quest’anno torna nelle piazze di tutta Italia, è l’occasione migliore per ricordare il ruolo cruciale della prevenzione. Sono 25mila i volontari che domani distribuiranno oltre 600mila piantine, affiancati da numerosi ricercatori che per un giorno lasciano i laboratori e contribuiscono da protagonisti a sostenere la ricerca.
Basta un contributo associativo minimo di 15,00 euro per ricevere in omaggio un’azalea della Ricerca contrassegnata dal marchio dell’Associazione, un regalo speciale per la Festa della Mamma e un gesto concreto a sostegno dei progetti di ricerca sui tumori femminili.
Per trovare l’Azalea della Ricerca AIRC chiama il numero speciale 840 001 001 o visita il sito www.airc.it
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