Società partecipate: stimato un buco di 17 milioni (10 per Serit Sicilia).
La giunta ha deliberato, ma né il disegno di legge di bilancio né il disegno di legge di stabilità, sono arrivati a Palazzo dei Normanni per avviare l’iter parlamentare. Infatti, negli uffici dell’assessorato all’Economia si è continuato a lavorare per tutta la giornata per fare quadrare i conti. L’assessore Luca Bianchi, peraltro, ha anche discusso a lungo con il funzionario del ministero della Coesione territoriale inviato da Roma per «liberare» circa 400 milioni di Fas per il 2013 e 200 milioni per il 2014, per il finanziamento del trasporto pubblico locale e i collegamenti marittimi con le isole minori.
La coperta, però, tra tagli ai trasferimenti statali, minore gettito tributario e richieste crescenti di finanziamenti, è cortissima. E la protesta delle varie categorie che temono di essere penalizzate è pronta ad esplodere. Nel bilancio, che prevede 610 milioni di euro per gli enti locali e circa 300 milioni per i precari, ci sarebbero «solo» 230 milioni di euro per i lavoratori della forestale. Una somma che assicura le le cosiddette «garanzie occupazionali», ma ben lontana dai circa 350 milioni che sono stati spesi dopo l’accordo del 2009. In pratica, manca un terzo delle risorse.
Negli anni passati, ai 230 milioni di fondi regionali si sono aggiunte risorse provenienti dal Fas. Il presidente della Regione, per integrare le giornate lavorative, ha proposto di affidare ai forestali la pulizia della aiuole delle autostrade gestite dal Consorzio autostrade siciliane. Inoltre, potrebbero essere utilizzati fondi europei per nuovo rimboschimento.
Ma i sindacati di categoria sono sul piede di guerra ed hanno annunciato manifestazioni di protesta.
«La Cisl siciliana – ha detto il segretario regionale della Fai-Cisl, Fabrizio Colonna – è pronta a mobilitare i forestali in vista dell’approvazione, a Sala d’Ercole, della finanziaria regionale. Nelle varie province abbiamo avviato questa settimana manifestazioni nei parchi, nelle aree attrezzate e nei boschi aperti al pubblico, per illustrare ai lavoratori le iniziative da portare avanti. Abbiamo chiesto un’audizione alle commissione Bilancio e Attività produttive e i capigruppo dell’Ars. Dal 22 al 27 aprile saremo in piazza a Palermo dove prevediamo di organizzare 3 manifestazioni con i forestali di tutte le province siciliane». Per il 17 aprile, sempre a Palermo, è stato programmato un attivo unitario al quale, oltre Colonna, parteciperanno anche Giuseppe La Bua, segretario del sindacato Uila Uil e Tonino Russo della Fali Cgil.
I problemi di bilancio non sono soltanto quelli relativi ai lavoratori della forestale. A rendere ancora più instabili i conti della Regione contribuiscono anche le società partecipate che secondo alcune stime, negli anni, avrebbero prodotto un buco di circa 17 milioni di euro. La perdita maggiore riguarda la Serit Sicilia (-10 mln), che riscuote le imposte per conto della Regione, già nella bufera col governo Crocetta che ha raccolto in un dossier una serie di presunte “anomalie”, inviando la documentazione alla Procura di Palermo e alla Procura generale della Corte dei Conti. Crocetta aveva parlato di 20 mln di deficit.
Non tutte le 13 società, però, hanno fornito alla commissione i propri dati di bilancio. È il caso di Sviluppo Italia Sicilia (82 dipendenti), di Siciliacque (186 lavoratori), Sicilia emergenza-urgenza sanitaria e Servizi ausiliari Sicilia (1.967 dipendenti). Per quanto riguarda le altre società, l’Ast ha registrato nell’ultimo bilancio una perdita di 8,9 milioni, i Mercati agro-alimentari 800 mila euro, 500 mila euro il “rosso” del Parco scientifico e tecnologico (20 dipendenti a tempi pieno e 37 co. co. pro). Lavoro Sicilia (2 addetti) ha un buco di 285 mila euro, Sicilia e-servizi (11) di 177.774 euro, Sicilia e-ricerca (2 dipendenti) di 41.578 euro.
Solo due le società che hanno chiuso l’esercizio in utile: IrfisFinsicilia (56 lavoratori) con 3,2 milioni e Sicilia Patrimonio immobiliare (22 co. co. pro) con 320 mila euro. lm
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