Giorgio Perinetti: «Spero la sosta faccia meglio a noi che alla Roma. Visti i valori in campo possiamo aggrapparci alla sosta e alla cabala, magari è la volta buona». Il ds del Palermo si affida alla cabala per provare a cambiare il corso di una stagione che sembra, già, segnata.
Il Palermo è ultimo insieme al Pescara, mentre per i giallorossi il cambio di allenatore è stato un toccasana: nelle ultime 5 partite hanno conquistato 4 vittorie ed un pareggio, cioè 13 punti contro i 3 dei rosanero.
«Andreazzoli ha dato alla Roma quella concretezza che non aveva. – ha sottolineato Perinetti – ora la squadra è più equilibrata e può aspirare ad avere anche continuità di risultati. La Roma è una squadra che sta facendo a meno di Osvaldo, di Destro, ma che rinunciando agli attaccanti non dà riferimenti agli avversari con gli inserimenti di Perrotta e Lamela».
Fin qui la “rinascita” della Roma, in attesa magari che presto o tardi ci sia anche quella del Palermo. Presidente, allenatori e giocatori sono realisti: il match con i giallorossi alla vigilia di Pasqua è l’ultima occasione per provare a tornare in corsa per una salvezza che, in questo momento, appare lontana.
Il mercato di riparazione si sta confermando, inoltre, un vero fallimento ed i nuovi innesti non hanno saputo alzare il tasso tecnico/qualitativo della squadra. Sorrentino a parte, nessuno dei nuovi si è rivelato quel “valore aggiunto” indispensabile per far fare un salto di qualità alla squadra. E così ci si aggrappa alle poche certezze come Fabrizio Miccoli che sta lavorando a Lecce per recuperare la migliore condizione.
Zamparini ha recentemente sostenuto che al Palermo servirebbe il Miccoli di tre anni fa, non quello di adesso, ma il “Romario del Salento”, sia pure a sprazzi ha dimostrato di essere ancora l’unico in grado di potere cambiare il volto di una partita.
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