Questa sera si riunirà la giunta regionale siciliana, guidata dal presidente Rosario Crocetta, per varare l’abolizione delle Province. E’ stato lo stesso Governatore ad annunciare l’accelerazione della riforma. Crocetta pensa alla creazione di liberi consorzi. Una mossa che ha sorpreso anche l’alleato principale, l’Udc, che non e’ stato avvertito dell’accelerazione.
Sabato il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, aveva sollecitato un intervento in questa direzione: “Stop alle Province, inutili stipendifici” il messaggio che tra un attacco a Vendola e uno al possibile governissimo con Pd e Pdl, aveva messo al centro del dibattito il tema dell’abolizione delle Province siciliane retwittando un post di Matteo Mangiacavallo, deputato all’Ars di M5S.
E se i grillini puntano i piedi per cancellare i nove enti e istituire i liberi consorzi “che non incidono su spesa pubblica e tasche dei cittadini”, oggi il Pdl, in occasione del bilancio del voto che farà Alfano a Palermo, lancerà la sua campagna per far votare per i Comuni e le Province a fine maggio “anziché rimandare a data da destinarsi. Si risparmierebbero 12 milioni. Siamo pronti alle barricate”. Il Consiglio provinciale di Palermo ha chiesto ieri una riforma delle Province “entro autunno” e non fra un anno come vorrebbe Crocetta. Le nove Province siciliane costano oltre 700 milioni di euro all’anno.
Ma quali sono i costi di questi enti cosiddetti intermedi?
Le Province siciliane sono nove colossi che costano 700 milioni di euro all’anno. Presidenti, assessori e consiglieri formano un esercito di 350 unità che percepiscono ricche indennità: il presidente della Provincia di Palermo, per esempio, incassa un mensile di 8.459 euro, il vice 6.334 mentre gli assessori prendono 5.948 euro e i consiglieri poco più di 2.500 euro. Inoltre lo Stato spende per le Province siciliane 295 milioni, il trasferimento più imponente in Italia. Il personale rappresenta quasi il 50 per cento della spesa corrente per un totale di 244 milioni annui, secondo i dati Istat del 2009. Tra il 2007 e il 2010 ogni siciliani ha pagato di tasse destinate alle Province 60,93 euro. Ammonta a oltre 4 milioni la spesa sostenuta per i trecento e passa consulenti contrattualizzati nel 2011.
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