Oggi, mercoledì 27 febbraio 2013, la Commissione Affari Istituzionali dell’Ars – in presenza di Marco Lucio Forzese, Antonino D’Asero, Giovanni Panepinto e di Salvatore Siragusa – si è riunita per trattare i seguenti punti all’OdG: “n. 31 Istituzione degli Enti territoriali regionali’; n. 132 Riforma delle Province Regionali e del governo del territorio regionale attuazione dei principi costituzionali e statutari’; n. 133 Nuovo ordinamento delle Commissione PRIMA – Affari Istituzionali”.
La Commissione Affari Istituzionali dell’Ars si è riunita quindi per cominciare l’iter della riforma delle Province. Sono nove i disegni di legge finora depositati, gran parte dei quali prevede il mantenimento degli enti, seppure riducendo il numero di componenti nelle giunte, il numero dei consiglieri e tagliando le indennità. Il rinnovo delle Province è previsto in primavera, assieme al voto in alcuni comuni, tra cui Messina e Catania. Senza una legge si rischia il caos e la nomina di commissari.
Salvatore Siragusa, segretario-deputato in commissione Affari istituzionali all’Ars esponente del Movimento 5 Stelle, dichiara che: “Al posto delle Province che nello Statuto speciale della Regione non esistono, noi prevediamo la formazione di Liberi Consorzi tra i Comuni, affidandone l’amministrazione ai sindaci, con un piccolo rimborso, ma senza indennità aggiuntiva.
L’organo politico scomparirà dunque non ci saranno costi, al contrario i sindaci, riuniti in consorzio, potranno lavorare meglio per risolvere i problemi dei territori. Il personale in servizio nelle Province sarebbe trasferito ai Consorzi, perché è ovvio che l’occupazione va salvaguardata”.
Per far vedere che fa sul serio, il Movimento 5 Stelle ha già deciso di non presentare candidati alla prossima tornata elettorale. “Se l’Ars ha intenzione di mantenere gli attuali enti – aggiunge Siragusa -, se ne assumerà tutte le responsabilità di fronte ai cittadini”.
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