Riceviamo e pubblichiamo.
Pesca del novellame, “Le marinerie della Sicilia meridionale non siano penalizzate”. I sindaci di Sciacca, Menfi e Castelvetrano incontrano l’assessore regionale Cartabellotta.
Evitare che ci siano disparità fra i pescatori siciliani e scongiurare che le marinerie di Sciacca, Menfi e Castelvetrano vengano penalizzate.
Per questo i tre sindaci Fabrizio Di Paola, Michele Botta e Felice Errante hanno chiesto all’assessore regionale alla Pesca, Dario Cartabellotta, di non limitare l’autorizzazione alla pesca del novellame solo al Mar Ionio e Tirreno escludendo le zone di mare tra Capo Feto e la foce del Pantano Longarini.
Una modifica al recente decreto assessoriale per estendere le autorizzazioni all’esercizio della pesca anche ai marittimi di Castelvetrano, Menfi e Sciacca, che tiene conto del numero esiguo di imbarcazioni presenti nell’area. Il documento unitario è stato sottoscritto ieri pomeriggio dai primi cittadini di Sciacca, Menfi e Castelvetrano che hanno incontrato l’assessore Cartabellotta insieme a una delegazione di pescatori.
“Menfi, Sciacca e tutte le altre realtà della Sicilia meridionale ieri hanno chiesto dignitosamente un diritto, concesso ad altri, e che permetterebbe loro di poter continuare a lavorare onestamente e con le stesse opportunità di tutti gli altri pescatori siciliani – ha detto Botta – Tra l’altro la limitazione di pesca al proprio Compartimento marittimo di appartenenza garantisce la tutela del litorale, perché nessun peschereccio andrà a sottoporre la propria area di competenza a sfruttamento intensivo, ma farà in modo di garantire la sussistenza faunistica anche per le stagioni successive”.
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