Sono 66 i dipendenti trasferiti dall’assessorato regionale alla Formazione, di cui 8 dirigenti.
Ai nomi, ufficializzati nei giorni scorsi dal presidente Rosario Crocetta, si aggiunge nella comunicazione alla Funzione pubblica, anche quello di Maria José Verde, dirigente al Servizio rendicontazione.
I funzionari appartengono, invece, a servizi diversi ma per lo più a quelli di Gestione e Rendicontazione. Dopo il terremoto dei giorni scorsi, ieri l’assessore Nelli Scilabra ha incontrato le associazioni di enti Forma, Assofor e Asef che hanno rappresentato “le difficoltà di affrontare le spese e la preoccupazione che i trasferimenti blocchino il funzionamento del dipartimento”. “A loro – dice – ho ribadito il mio impegno per una maggiore trasparenza dell’assesorato e ho già dato disposizioni al dirigente generale di chiudere rapidamente le verifiche dei rendiconti giacenti da troppi anni negli armadi del dipartimento”.
Circa 3000 (pagati all’80%), quelli trovati al suo arrivo dall’ex direttore generale Albert, 700 dei quali chiusi dall’ex dirigente con un ritorno per le casse della Regione di oltre 10 milioni di euro.
“Serve un cambiamento radicale del settore – aggiunge Scilabra – per renderlo aderente alle necessità del mondo del lavoro. Ho chiesto un’assunzione di responsabilità per intraprendere un percorso comune e superare debolezze e criticità”.
Che sono tante. Secondo uno studio realizzato qualche anno fa dall’assessorato alla Formazione, solo 9 corsisti su 100, ad es., trovano un lavoro coerente coi corsi eseguiti. E questo nonostante i numeri da capogiro: circa 400 milioni spesi ogni anno (se oltre all’Avviso 20 si considera i fondi per gli sportelli multifunzionali e quelli di Oif); e oltre 10 mila dipendenti.
L’ultima stima ufficiale al 2008 ne registra circa 7300 impegnati nel vecchio Prof, a cui vanno aggiunti gli oltre 1000 operatori degli sportelli multifunzionali e quelli dell’Oif. Un numero lievitato, ha rivelato lo studio dell’assessorato, con l’avvicinarsi delle campagne elettorali: il 60% risale al periodo 2000-2008. Un numero su cui vuole adesso vedere chiaro anche il neo assessore Nelli Scilabra. I tre giorni concessi dal dirigente generale agli enti per completare il censimento del personale scadono oggi. Oltre a determinare l’esatta stima dei dipendenti e evidenziare l’esistenza di nuove assunzioni dopo il 2008, anno del blocco imposto dall’allora governo Lombardo, il censimento potrebbe rispondere anche al quesito sulle parentopoli e mettere a nudo altre anomalie.
Intanto, l’assessore ha annunciato di volere incontrare i sindacati. Giovedì sera alle organizzazioni è stata inviata un’informativa sui trasferimenti. “Si tratta di esuberi? “, chiedono Cobas Codir e Sadirs. Che ieri hanno puntato il dito contro il modus operandi del governo: “Si lascia trapelare che il provvedimento serve a smantellare anche il sistema di connivenze nei dipartimenti interessati. Poi, dopo che l’opinione pubblica è stata aizzata contro tutti i dipendenti regionali, arriva una parziale smentita”.
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