Con la relazione dell’assessore all’Economia, Luca Bianchi, è iniziato all’Ars il dibattito sul Dpef. La conclusione è prevista per la prossima settimana. Le cifre certamente non lasciano bene sperare per l’immediato. La ripresa in Sicilia dovrà attendere, ha precisato l’assessore: il prodotto interno lordo nel 2013 vedrà ancora il segno meno, con una recessione stimata intorno a -0,5%.
Dunque, secondo l’assessore Bianchi e i contenuti del Dpef, l’economia riprenderà a crescere nel 2014, con un consolidamento del Pil nel 2015. Il calo previsto nel 2013, comunque, è inferiore rispetto agli anni precedenti: -1,3% nel 2011 e -2,7% nel 2012.
Nel 2014, invece, il Dpef indica un aumento del Pil dello 0,9% mentre nel 2015 salirà dell’1,2%. In base al patto di stabilità, si riducono i margini di spesa della Regione sia in termini di pagamenti sia di impegni, alla luce di ulteriore contributo di 500 milioni di euro per gli anni 2013-2015 per le autonomie speciali previsto dalla legge di stabilità 2013. Per quest’anno, il Dpef indica 5,74 miliardi di impegni e 4,62 miliardi di pagamenti, rispetto ai 6,35 mld e 5,23 mld del 2012 (1,41 mld in meno del 2011 sia in termini di impegni sia di pagamenti). Cifre ancora più ridotte per il 2014: 5,59 mld di impegni e 4,47 mld di pagamenti.
La spesa tornerà a crescere nel 2015, ai livelli previsti per quest’anno: 5,74 mld di impegni e 4,62 mld di pagamenti. Per quanto riguarda la spesa dei fondi del Po-Fesr, il governo prevede di spendere 7,1 miliardi da qui al 2015: 2,4 mld già quest’anno., di cui 2,16 mld di spesa per investimenti.
L’assessore all’Economia, comunque, se non è ottimista, neppure appare pessimista: «Non abbiamo alcun rischio default in Sicilia, abbiamo da fare una grande azione di risanamento finanziario che però può basarsi su alcuni elementi strutturali che ci tranquillizzano, sia in termini di esposizione debitoria procapite, che non è tra le più alte in Italia, sia in termini di riassetto sanitario dove siamo a un buon punto di rientro».
Molto critico il vice capogruppo del Pdl, Marco Falcone: «Mai si era letto un Dpef così incompleto e lacunoso. Dinanzi ad una crisi così devastante, a cui consegue una emergenza sociale di livello epocale ci saremmo aspettati una strategia di ampio respiro, con linee programmatiche che indichino una chiara politica di sviluppo».
«Purtroppo, – ha aggiunto – quello del governo non è un Documento di programmazione, quanto invece una mera elencazione delle criticità siciliane, senza prospettare alcuna strategia d’intervento nel triennio 2013/2015».
L’assessore Bianchi ha comunicato di avviare un’ispezione amministrativo-contabile nei confronti della società Riscossione che ha chiuso il 2012 con una perdita di bilancio di 22,7 milioni di euro e che per coprirla ha annullato il capitale sociale e ha richiesto un ulteriore 1,4 milioni euro ai soci più 10,4 milioni di capitale sociale. Quindi, per l’assessore Bianchi «è una situazione di assoluta emergenza. Noi siamo costretti a ricostituire il capitale sociale della società per evitare che porti i libri in Tribunale.
D’altra parte, abbiamo l’esigenza di mantenerla in vita, ma non ci può fare trascurare l’esigenza di intervenire su una società che produce una quantità così rilevante di perdita. Concordemente con Equitalia, che è socio di minoranza al 10%, abbiamo chiesto al ragioniere generale di deliberare immediatamente un’indagine di carattere amministrativo presso la società, che verifichi la correttezza degli atti amministrativi della società e le motivazioni che portano a un così rilevante squilibrio finanziario. Questo è un passaggio essenziale per evitare di coprire solo perdite che rischiano di continuare anche in futuro».
Sicilia Notizie Cronaca Attualità News Politica Economia Lavoro Enogastronomia Sport Viaggi