Un 2013 di tagli in Sicilia e ciò colpisce anche la scuola, infatti, ben 360 istituti siciliani verranno tagliati ma la Sicilia non è l’unica regione colpita dal taglio d’istituti.
La Sicilia, infatti, si posiziona al secondo posto tra le regioni colpite dal taglio ideato dal Governo Berlusconi (che aveva posto in essere tali decreti di rideterminazione della rete scolastica, in particolare il comma 4, articolo 19, della legge 111/11, senza l’indispensabile parere della Conferenza Stato-Regioni) e messo in pratica dal Governo Monti che prevede la cancellazione di 2611 istituti in Italia.
L’Anief (associazione professionale e sindacale che ha sede a Palermo) definisce questi tagli illegittimi come sancito da una sentenza della Corte Costituzionale e chiede l’intervento del Governatore Crocetta per annullare subito i decreti sulla rete scolastica.
Per l’Anief è ingiustificabile la decisione del governo Monti di non aver dato seguito alla sentenza n.147/12 della Consulta che nel giugno scorso ha cancellato la norma unilaterale sul dimensionamento scolastico.
Un allarme quello dell’Anief che fa riflettere non solo per i tagli di cui si parla ma soprattutto per il reale stato della scuola in Italia e soprattutto in Sicilia.