Last updated on Gennaio 3rd, 2013 at 11:42 am
Immersi nella clessidra del tempo, stiamo vedendo consumare le ultime ore dell’anno 2012, e ci prepariamo ad accogliere le ore del 2013.
E’ il senso del tempo, non il tempo che passa, ma il senso del tempo, perchè il tempo è una realtà dinamica, non statica e quindi passa.
In queste ore siamo sommersi dagli oroscopi del nuovo anno, per cui chi è sposato avrà più amore, chi non lo è troverà l’amore della sua vita.
In tempo di crisi sentirci dire che qualche affare andrà in porto ci riempie un minimo di gioia.
Ma soprattutto in queste ore, almeno nella zona dove abito io, si sentono sparare botti….permettetemi di chiamare così specie di esplosioni paragonabili solo alle bombe che scoppiano in luoghi di guerra. Anche questo è un rito esorcistico per salutare l’anno che se ne va, tanto poi dopo domani la prima notizia sarà quanti hanno salutato non solo l’anno che se ne andava ma anche un dito, una mano, un occhio, e purtroppo le vittime sono sempre ragazzini.
Stiamo lasciando un anno in più alle nostre spalle, e credo che sia importante non solo sentire i bilanci politici, economici, di gossip, quello che è successo nella nostra Italia, in Sicilia, nelle nostre città e paesi.
Perchè non ci abituiamo a fare il bilancio della nostra vita di questo 2012?
Perchè vedete ho l’impressione che andiamo avanti senza obiettivi, tiriamo a campare perchè c’è la crisi e quindi non sappiamo che ci riserva il domani….No calma, la crisi ci può mettere in subbuglio per quanto riguarda la gestione economica personale e familiare, ma la nostra vita, la vita quella biologica, sociale, culturale è nelle nostre mani.
E quindi credo che dovremmo chiederci, ad esempio alla fine di un anno: ma quanti libri sono stato capace di leggere quest’anno? Quanto tempo sono riuscito a trascorrere con l’amico, l’amica che non vedo da parecchio perchè ha avuto problemi….e io i miei? Quanto tempo sono stato capace di dedicare all’educazione dei miei figli, ricordandomi io genitore che sono uno dei canali privilegiati per la formazione della vita di mia figlia? Quanto tempo ho dedicato all’ascolto dell’altro, chiunque esso sia, da mia suocera a mia moglie, al vicino di casa…?
Ascolto si ascolto perchè a parlare siamo tutti bravi.
Stamattina come sempre mi sono alzato presto, non per scrivere questo articolo, ma per ammirare il sole che a fatica si faceva spazio tra le poche nuvole illuminandole di rosso e dandoti un senso di serenità unica. Si amici miei, non so voi, ma io mi rendo sempre più conto che se possiamo ammirare uno spettacolo di questo genere, o una luna che in questi giorni, quando le nuvole lo consentono, si fa ammirare in tutta la sua bellezza; che se possiamo vedere la gioia di una coppia per un figlio in arrivo, la serenità sui volti degli anziani che si sentono voluti bene, dei malati negli ospedali che nonostante non siano alberghi ma cercano di rendere il malato meno malato, bene se possiamo vedere questo e molto altro, io mi rendo sempre più conto che io sono perchè c’è un Tu che costantemente ci fa.
E questo non è un senso di dipendenza ma di sicurezza.
Un Tu che potete chiamare come volete, un Tu che mi aiuta ad alzarmi ogni mattina,
che mi fa andare a letto stanco per il troppo lavoro o per i troppi pensieri,
un Tu che si accorge quando cado e quando mi alzo,
un Tu che rispetta la mia libertà anche se a volte vorrei che intervenisse con la bacchetta magica.
Un Tu che mi fa ogni giorno ogni istante ogni momento, e non solo a me, ma tutto ciò che mi circonda….e allora Grazie Mille per questo anno 2012 che ci hai dato, che abbiamo vissuto e che ora riconsegniamo riconoscenti per affrontare il nuovo.
Buon anno
D.G.