Due palazzine di quattro piani sono crollate nella tarda serata di ieri a Palermo, in via Sebastiano Bagolino, al civico 47-49, nella zona dei Cantieri navali.
Tre le vittime accertate al momento. Una donna dispersa e una decina i feriti lievi. A perdere la vita sono stati: Ignazio Accardi, 82 anni, pensionato, ex dipendente dei Cantieri navali; Antonino Cinà, 54 anni, lavorava come fattorino nel bar Alba di Mondello. Trovati anche i corpo della moglie di Accardi, Maria La Mattina, 80 anni (abitante nel secondo piano della palazzina crollata), e di Elena Trapani, 74 anni, zia di Cinà.
Nelle due palazzine vivono otto famiglie. Sul posto sono presenti numerose squadre di vigili del fuoco e ambulanze del 118. Il crollo è stata causata, con ogni probabilità, da un cedimento strutturale.
Gli edifici, che sorgevano in via Sebastiano Bagolino, già da tempo avevano insospettito gli inquilini con ripetuti scricchiolii. Fino a ieri sera, quando allarmati da quei rumori sospetti, hanno deciso di chiamare i Vigili del Fuoco. Una mossa che si è rivelata previdenziale, dal momento che i pompieri, intuendo il pericolo imminente, hanno portato in salvo alcune persone.
Tra le possibili cause del cedimento strutturale delle due palazzine di via Bagolino a Palermo, alcuni degli inquilini indicano la recente costruzione di un piano abusivo. La sopraelevazione sarebbe stata realizzata meno di un anno fa in cima a uno dei due due edifici, che originalmente aveva tre piani.
In totale sono venti gli sfollati del crollo delle palazzine. Sono i componenti di sei famiglie. Nella notte già otto persone sono state sistemate in alcuni alloggi. Il Comune intanto ha individuato bed and breakfast dove trasferire altri sfollati. Un noto locale della città organizzerà invece il servizio pasti.
La Procura di Palermo ha aperto una indagine. L’inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto Maurizio Scalia e dal sostituto Marzia Sabella. I pm nomineranno in mattinata un consulente esperto in costruzioni.
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E’ difficile commentare una tragedia di questo tipo con 4 morti, ma credetemi, abitando a pochi metri dal luogo del disastro, che di quelle case in quelle condizioni, che da un piano passano a 4 la zona ne è piena.
Cerchiamo di prevenire con controlli accurati, i Vigili Urbani non passino diritti davanti a certi scempi, e pensare che fino a qualche anno fa dietro le case cadute, nel palazzo adiacente, c’era un commissariato di Polizia.