«Il silenzio del governo regionale sulla sorte delle province in Sicilia determina un intollerabile clima di incertezze istituzionali e politiche, ad appena quattro mesi dalla loro scadenza elettorale».
L’ha detto Nello Musumeci, che sull’argomento ha preannunciato una interrogazione urgente, assieme ai colleghi di gruppo all’Ars (Santi Formica, Pippo Currenti, Gino Ioppolo, Paolo Ruggirello).
«Non possiamo attendere – ha aggiunto Musumeci – che il quadro normativo nazionale esca dalla indeterminatezza e confusione, specie alla vigilia dello scioglimento anticipato delle Camere. Peraltro, in Sicilia le province regionali, per la specialità statutaria, restano disciplinate dalla legge 9 del 1986. Chiediamo perciò al governo Crocetta di dire subito e con chiarezza che nella prossima primavera le province andranno al voto. Nessuno più di me, credo, può testimoniare quanto importante sia il ruolo delle province: si tratta solo di farle funzionare. In questo senso, con i deputati del mio gruppo nei prossimi giorni depositeremo un disegno di legge che prevede il trasferimento di competenze amministrative dalla Regione all’Ente intermedio (motorizzazione civile, approvazione dei Prg, funzioni degli ispettorati agrari, uffici del lavoro, edilizia popolare, Ato rifiuti, ecc.) ».
La scorsa primavera, nell’attesa dell’approvazione del decreto legge che ridimensiona il numero delle province, non furono indette le elezioni per il rinnovo della provincia di Ragusa.
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