E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana l’avviso pubblico per l’erogazione di voucher di servizio finalizzati all’abbattimento dei costi dei servizi domiciliari alla persona. Destinatari del voucher sono quei soggetti in condizione di disagio e/o a rischio di esclusione; soggetti vittime di discriminazione nell’accesso all’occupazione e alla formazione; genitori con responsabilita’ di cura e assistenza; donne vittime di violenza con figli minori.
Si tratta, in particolare, di persone disoccupate/inoccupate o occupate, residenti in Sicilia, impegnate nella gestione di situazioni di cura nei confronti di parenti o affini, sino al terzo grado, che siano anziani non autosufficienti, disabili, malati cronici non autosufficienti e/o malati terminali, figli minori di 12 anni compiuti. Per potere beneficiare del voucher di servizio, e’ condizione indispensabile la stipula di un contratto di lavoro – a tempo indeterminato ovvero a tempo determinato per almeno 12 mesi – per una colf, badante o assistente familiare, anche in data antecedente alla pubblicazione dell’avviso e successivamente al 14 febbraio 2012.
I destinatari, inoltre, devono avere un reddito familiare annuo non superiore a 30.000 euro calcolati sulla base dell’attestazione I.S.E.E. (Indicatore della Situazione Economica Equivalente). I soggetti destinatari, in possesso dei requisiti, possono beneficiare di un unico voucher di servizio per un importo medio di 1.000 euro per la durata di un anno, da utilizzare entro e non oltre i 12 mesi dalla data di assunzione della colf, badante o assistente familiare.
L’ammontare del voucher sara’ variabile in funzione del reddito. Gli interessati dovranno presentare richiesta di assegnazione entro le ore 13,00 del 180° giorno seguente la data di pubblicazione dell’avviso pubblico (G.U.R.S. N°45 del 19/10/2012).
Le domande, complete della documentazione descritta nell’avviso, dovranno pervenire a mano o con raccomandata A/R, all’Ufficio dei servizi sociali del proprio comune di residenza. Fara’ fede il timbro dell’ufficio postale o dell’ufficio di protocollo del Comune.
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