A Bolzano si vive meglio, a Taranto decisamente peggio: lo dice l’indagine “Qualità della vita 2012” nelle province italiane nella ricerca annuale del Sole 24 Ore.
La maglia nera va ancora una volta ad una città pugliese: Taranto, scossa peraltro dalla vicenda Ilva, dopo che lo scorso anno a conquistare la pagella peggiore era stata Foggia. La ricerca, per questa volta effettuata ancora sulle 107 province, si articola su sei settori, costruiti a loro volta su sei indicatori (per un totale di 36) che danno luogo a sei graduatorie di settore e quindi alla classifica finale.
LA SICILIA ARRANCA, come spesso capita, nelle posizioni di bassa classifica ma tiene, ed in alcune città ci sono piccoli miglioramenti. I sei settori e i 36 indicatori della ricerca dicono che la migliore provincia dell’isola è Ragusa, 81esima su un totale di 107 e salita di sei posizioni rispetto al 2011. Seguono Enna (87esima, + 12) Siracusa (88esima, – 7), Catania 90esima, + 6), Messina (94esima, – 5), Agrigento (94, +6), Trapani (103, stabile) Caltanissetta (105, + 1) chiude al terzultimo posto nella graduatoria nazionale.
Nessuna provincia siciliana si è classificata prima nei vari settori. Il risultato migliore è quello di Siracusa, 34esima alla voce “affari e lavoro”. Eppure si tratta della provincia che nell’Isola ha perso più posizioni a livello generale, perdendo il primato regionale dell’anno scorso, appunto a scapito della vicina Ragusa, con la quale peraltro dovrebbe costituire presto un’unica provincia. Caltanissetta completa la sua performance negativa con l’ultimo posto alla voce “tempo libero”. A farle compagnia, un po’ a sorpresa, le lombarde Lodi e Lecco.
La Top Ten: la vincitrice dello scorso anno, Bologna, scende di ben nove posizioni e arriva decima, mentre argento e bronzo vanno a Siena e Trento. Completano la top ten Rimini, Triste, Parma, Belluno, Ravenna, Aosta, tutte presenze costanti anche in passato.
EMERGONO LE REALTÀ MEDIE DEL CENTRO NORD, le meglio dotate sul fronte dell’imprenditoria, del lavoro, delle infrastrutture e della rete sociale, fattori cruciali in una fase difficile come l’attuale dove l’aspirazione alla vivibilità diventa una vera e propria scalata.
Bolzano, già prima nel 1995, nel 2001 e nel 2010 conquista la vetta della classifica grazie alle buone performance nei capitoli affari e lavoro e tempo libero (3° posto) e ordine pubblico (4°). Nel dettaglio, a dare punti sono la disoccupazione (3,3% nel 2011 contro una media del 9%), le presenze turistiche nonché la scarsa incidenza di reati come furti in casa o di auto.
In fondo alla classifica Taranto che raggiunge il proprio risultato migliore solo nell’ordine pubblico (54° posto grazie all’incidenza modesta di scippi, borseggi e rapine e di truffe) mentre si ferma al 84° posto in tenore di vita e in Servizi – Ambiente – Salute e al 95° posto nella voce Affari e Lavoro per registrare i risultati peggiori nel Tempo libero e nella Popolazione (104esimo e 103esimo posto). Ad esempio è messa male sul fronte giovani, visto che la quota sul totale degli abitanti è scesa del 6% in dieci anni ed è al 105° posto per l’imprenditoria dei 18 – 29enni.
LE DUE PIÙ GRANDI REALTÀ METROPOLITANE, Milano e Roma, salgono entrambe un paio di scalini (17esima e 21esima posizione). Ma anche altri territori con più di un milione di abitanti registrano qualche progresso: è il caso di Brescia e Torino (nella prima metà nella classifica generale) o di Catania e Palermo (nella parte bassa). Milano conquista il titolo del primo capitolo della “Qualità della Vita 2012”, quello entrato sul benessere economico. Nel gruppetto in testa tutte le realtà del Nord oltre la Capitale, al 10° posto. In fondo alla graduatoria di tappa prevalgono siciliane, pugliesi e calabresi, con Bari, Salerno e Napoli a chiudere.
Il capitolo Affari e Lavoro, per l’edizione 2012, ha subito un paio di modifiche significative nella scelta dei parametri. Questo spiega alcune forti variazioni nella graduatoria di tappa: Savona e Roma, ad esempio, Bolzano al 9° e al 19° posto, mentre Varese scende al 69° gradino (il più arretrato tra le realtà settentrionali). Cuneo si piazza al vertice seguita da una nutrita serie di province del Nord e del Centro. La migliore del Sud, 34°, è Siracusa. Ultima è Reggio Calabria.
Giancarlo Cologgi LaSicilia
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