Giorgio Napolitano apre all’Election Day: la data potrà essere solo quella del 10 marzo, giorno in cui si svolgeranno, anche le Regionali in Lazio, Lombardia e Molise. Un via libera che il Capo dello Stato è disponibile a concedere, nella sostanza, a due condizioni: l’approvazione della legge di stabilità e le modifiche all’attuale sistema di voto.
L’indicazione del Colle è contenuta in una lunga nota e arriva dopo oltre due ore di vertice tra il presidente della Repubblica, il premier Mario Monti e i presidenti Renato Schifani (Senato) e Gianfranco Fini (Camera).
Il messaggio che il Capo dello Stato indirizza ai partiti, dopo le consultazioni lampo avviate venerdì dal premier con Alfano, Bersani e Casini e i contatti informali del Colle, è chiaro: Il timone per guidare la nave a conclusione della legislatura è nelle sue mani, così come prevede la Costituzione.
E l’auspicio è di arrivare a una «costruttiva conclusione», con l’obiettivo prioritario dell’approvazione della legge di stabilità. Un richiesta in linea con il pensiero di Monti. Il presidente del Consiglio considera infatti necessario che questa legge sia approvata senza intoppi e non ha mai nascosto di essere favorevole all’Election Day.
Non meno importante però è la modifica del cosiddetto Porcellum su cui però si registrano ancora delle distanze tra i partiti. Ed è proprio alla “strana” maggioranza che sostiene il governo che il Colle si rivolge chiedendo la conclusione del confronto in atto da molti mesi per una riforma della legge elettorale.
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